Proponiamo una poesia tratta dal “Poema della Croce” di Alda Merini edito da Frassinelli.
Di notte,
quando il tempo assottiglia le tenebre
e l’uomo dorme,
avvinto alla sua solitudine,
Cristo conosceva la voce
della luce della profezia.
Egli vedeva il Calvario
come una punta di diamante
e una gioia assoluta.
Egli sapeva che per conoscere il Padre
doveva conoscere il Figlio,
sapere di se stesso
cioò che l’uomo non sa:
che era un martire,
che era un debole assoluto,
che era un cencio di dolore
che sarebbe divenuto morbida stola
ai piedi di sua madre divina.