di Elena Borravicchio
Vento in poppa e una buona dose di coraggio. I ragazzi della scuola popolare “Antonia Vita” di Monza sono partiti, alla volta dell’Isola d’Elba, per un’esperienza di navigazione. Vita gomito a gomito e lezioni pratiche e teoriche di vita di mare, in collaborazione con l’associazione “I Tetragonauti Onlus”.
Dal 6 al 10 maggio, infatti, 8 ragazzi, di 14 e 15 anni, il comandante, un educatore e un volontario si sono avventurati, a bordo di uno yatch anni ’50, con due alberi e un aspetto accattivante, nella circumnavigazione dell’isola.
“Appena arrivati si sale in barca, si sistemano i bagagli e si esce dal porto – spiega Carlo, l’educatore – Portano sempre i ragazzi la barca, a rotazione. Se le condizioni lo permettono si va a vela, altrimenti a motore. In barca fanno tutto loro: cucinano, puliscono, imparano a fare le manovre, a fare i nodi, timonano. La mattina ascoltano il bollettino meteo e via”.
La cosiddetta “gita lunga”, che per il secondo anno consecutivo si è svolta in barca a vela, segna un momento forte per questi ragazzi, che hanno condiviso un anno di scuola e di rilancio sulle proprie vite, molto impegnativo. “Questi adolescenti sono in qualche misura “condannati” dal contesto che hanno intorno – racconta Carlo – Offrire loro un’occasione nuova e diversa come questa è sempre fonte di grandi sorprese”.
L’esperienza farà parte delle mappe concettuali che gli studenti porteranno all’esame di Terza Media: un diario di bordo costituirà la prova d’italiano, lo studio delle carte nautiche e dei venti la prova di geografia, lo studio del galleggiamento la prova di fisica, lo studio dei pesci la prova di anatomia.
Ma, probabilmente, la prova più importante che hanno superato è quella della conoscenza di se stessi e delle proprie capacità, messe in gioco in un’attività faticosa e allo stesso gratificante, come la vita di mare insieme ai proprio compagni.