Esiste la pura e semplice verità, oppure essa è sempre relativa, soggettiva, processuale, in breve, inafferrabile?
Roma; una ragazza viene trovata morta nel suo appartamento, forse si è suicidata, forse è stata uccisa. Il pubblico ministero Antonia Monanni e l’esperto maresciallo Corsetti indagano sulla vita della vittima e su tutti gli altri personaggi che ruotavano intorno a lei, cercando di ricostruire gli eventi.
Si troveranno risucchiati in un vortice di miserie umane, mentre la verità dei fatti sembra divenire sempre più sfuggente con il progredire dell’inchiesta.
Nato dal genio e dalla fantasia di Luigi De Pascalis, questo noir particolarissimo ha il pregio di essere stato scritto da ben dieci scrittori italiani. Sulla base di una trama prestabilita dallo stesso De Pascalis, ognuno di essi ha sviluppato una parte della storia e ne ha approfondito i personaggi coinvolti con la propria sensibilità. De Pascalis tiene le fila della trama, attraverso gli articoli di cronaca di un immaginario giornalista, che si alternano ai racconti, e tramite il suo pezzo, che fa il punto sullo stato dell’indagine.
Introduce Vichi, abilissimo nel suscitare la curiosità del lettore, proseguono la costruzione del romanzo i bravissimi Cecchi, Mongai, Verde, Riccardi, Passaro e Maria Bellucci, unico scrittore donna del gruppo, che è stata per me una piacevole scoperta. A metà del romanzo c’è la parte curata da Simi, con la sua scrittura colta e suggestiva; conclude De Giovanni, con un racconto poetico e commuovente, nel quale la vittima stessa racconta la propria verità.
Dieci racconti per costruire un’unica trama, alla ricerca di una verità imperfetta.
Dieci scrittori per un romanzo perfetto.
Valeria Savio
Luigi De Pascalis