La Villa Reale di Monza ospiterà sabato 22 ottobre Ballando con SLAncio- Serata d’Incanto, un evento di musica e beneficenza per promuovere e sostenere il progetto SLAncio, struttura altamente specializzata di Monza, che ospita 60 persone malate di SLA e in Stato Vegetativo.
Un evento speciale, di solidarietà e beneficenza, musica e ballo, in un’atmosfera carica di fascino e di magia all’interno della suggestiva cornice della Villa Reale di Monza. Un’occasione particolare che invita a sentirsi vicino a chi quotidianamente combatte e convive con una malattia devastante come la SLA e come gli Stati Vegetativi.
La serata, organizzata dalla Cooperativa La Meridiana in collaborazione con Advertising Design Studio di Milano, sarà un susseguirsi di momenti dientertainment e istituzionali, alla presenza di ospiti d’eccezione, amici e sostenitori di SLAncio.

La performance del coroner Alessandro Trovò, nella grande Sala delle Feste, darà ufficialmente il via alla serata. A seguire Andy (Andrea Guido Fumagalli dei Fluon e Bluvertigo) introdurrà l’intervento del direttore del Centro, Roberto Mauri. Un itinerario eno-gastronomico sensoriale e una nuova performance, quella della cantante Sara Grassi, sorprenderà gli ospiti. Tra momenti di ballo, con protagonisti i ballerini Roberto Orru e Jessika Santodomingo – quest’ultima in preziosi outfit disegnati dallo stilista Gianni Tolentino appositamente per l’occasione -, e golosità, una lotteria benefica permetterà agli ospiti di aggiudicarsi opere donate da artisti di fama internazionale. La serata si concluderà con una selezione musicale a cura di DJ Shorty, nome di punta di Radio Deejay.

Il ricavato ottenuto dalla vendita dei biglietti per la partecipazione all’evento sarà devoluto a Progetto Slancio.,struttura di eccellenza inaugurata a Monza nel gennaio del 2014 e nata per rispondere alle richieste di numerose famiglie di accogliere, in un centro specializzato, persone affette da malattie neurologiche complesse.
“La struttura costata più di 11 milioni di euro – spiega Roberto Mauri, – è un investimento per la comunità, per le famiglie. SLAncio è un bene comune a beneficio del territorio. Per questo abbiamo deciso di rivolgerci ai soggetti del territorio, alle imprese perché sostengano questo Progetto e ci incoraggino a proseguire la sfida a queste spaventose malattie, feroci come la SLA e paralizzanti come gli stati vegetativi. La struttura, come detto, è costata 11 milioni di euro e grazie al contributo di molti ne sono stati raccolti 4. Ne mancano ancora 7 e confidiamo nella solidarietà del territorio, delle istituzioni e dei cittadini.”

La serata sarà anche occasione per conoscere i nuovi progetti di SLAncio. Saranno illustrati due progetti che desiderano rispondere a nuove esigenze poste dai pazienti e dai loro familiari. Il primo, titolato, “… E adesso cosa faccio?”, è uno sportello di ascolto e di orientamento sui servizi della rete territoriale destinato a persone e famiglie interessate da patologie neurologiche complesse; il secondo, “Un movimento in atteso”, si rivolge ai pazienti che si sono “risvegliati” dallo Stato Vegetativo. L’idea è quella di realizzare un nucleo specializzato che garantisca una riabilitazione particolare a 10 ospiti che abbiano riacquistato un livello di minima coscienza.
I pazienti, in un luogo in cui anche i colori e la distribuzione degli spazi sono il risultato di studi approfonditi, possono usufruire delle migliori innovazioni nel campo della domotica; grazie a telecomandi e computer che traducono i movimenti oculari in specifici segnali o parole, svariate esigenze possono essere soddisfatte: chiamare gli infermieri, governare le tapparelle, guardare la televisione, comunicare esternamente con email, sms e social network.
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