Washington, Stati Uniti d’America

di Giacomo Laviosa

George Washington nacque nella tenuta di famiglia nella contea di Westmoreland, Virginia il 22 febbraio 1732. Prima che uomo d’armi e politico, si dedicò alla topografia e allo studio dei classici; fu anche imprenditore agricolo dallo spirito innovativo. Per migliorare l’organizzazione della fattoria sperimentò nuove sementi, fertilizzanti, sistemi di rotazione delle colture oltre all’impiego di nuovi attrezzi e tecniche di allevamento.

Alla sua morte aveva ingrandito la sua proprietà da 2000 a 8000 acri di cui 3000 coltivati.  Washington avviò anche una fiorente attività di distilleria per il whisky, con la supervisione di James Anderson che aveva fatto esperienza in Scozia.

Nel giugno del 1775 il Congresso lo incaricò di prendere il comando dell’esercito continentale.Scrisse alla moglie Martha di stare tranquilla, che sarebbe ritornato a casa la primavera successiva. Passarono otto anni.

Dopo una serie di sconfitte e ritirate, l’esercito da lui guidato riuscì con un’ardita e storica incursione a sorprendere le forze inglesi di stanza a Trenton, costringendole alla resa. Quello fu l’inizio della fine per gli inglesi che vennero poi definitivamente sconfitti a Yorktown il 17 ottobre 1781.

George Washington presiede la Convenzione di Philadelphia
George Washington presiede la Convenzione di Philadelphia

Con lo stupore del mondo, Washington aveva prevalso nei confronti di un esercito più numeroso, meglio equipaggiato e addestrato. Capì che era più importante mantenere integro il suo esercito e ottenere occasionali vittorie per raccogliere il supporto della gente, piuttosto che difendere a tutti i costi le città americane o sconfiggere l’esercito inglese in campo aperto. I leaders rivoluzionari degli ultimi duecento anni in ogni parte del mondo hanno adottato le stesse tattiche, ma mai con risultati tanto efficaci.

Il 23 dicembre 1783 George Washington si presentò al Congresso ad Annapolis, Maryland e rimise il suo incarico. Con discrezione e modestia si ritirò nella sua tenuta di Mount Vernon intenzionato a non occupare più cariche pubbliche. Dovette ricredersi presto, nel suo destino c’era ancora la guida della nazione, non più in ambito esclusivamente militare ma come presidente degli Stati Uniti.

Washington servì due mandati da presidente. Nel primo mandato (1789-1793) si occupò principalmente dell’organizzazione dell’esecutivo del nuovo governo e di stabilire le procedure amministrative che avrebbero reso possibile operare con l’efficienza e l’energia necessarie per il futuro della repubblica. Ebbe la capacità di circondarsi delle persone più abili nella neonata nazione. Nominò il suo ex aiuto di campo Alexander Hamilton a segretario del tesoro; Thomas Jefferson segretario di stato; mentre James Madison fu uno dei suoi più stretti consiglieri.

Washington_farmer
Nella sua tenuta di Mount Vernon

Durante il suo primo mandato Washington viaggiò in lungo e in largo per il paese e si rese conto che il nuovo esecutivo incontrava il favore della popolazione. Convinto che il governo potesse andare avanti senza di lui, pensò di ritirarsi alla fine del mandato. Ma i membri del suo entourage lo convinsero che fosse il solo in grado di ottenere il rispetto di entrambi gli schieramenti politici. Seguì inevitabile il secondo mandato da presidente.

Uno dei risultati maggiori di Washington fu tenere gli Stati Uniti lontani dalle guerre stabilendo il principio di neutralità che segnò la politica estera americana per oltre un secolo. Questa strategia diede alla nazione l’opportunità di crescere e rafforzarsi.

Morì la sera del 14 dicembre 1799 in seguito alle complicazioni di una grave influenza.

 

image_pdfVersione stampabile