15 anni, la testa tra le nuvole e una gran voglia di guardare in alto: così, col naso all’insù, il giovanissimo inglese Tom Wagg ha fatto una scoperta davvero spaziale: il WASP-142b. Il nome è piuttosto tecnico, anche perché il piccolo astronomo non ha mai preso l’impresa come un gioco da ragazzi. Fin dall’infanzia, infatti,
Tom faceva esperimenti in casa sui corpi celesti, mentre a scuola approfondiva le sue nozioni di fisica e matematica. Solo due anni fa però, grazie a uno stage presso l’osservatorio della Keele University, Tom ha catturato il suo personalissimo pianeta, lontano oltre mille anni luce dalla nostra galassia. Monitorando l’andamento delle luminosità di una porzione di cielo come previsto dal programma, il tirocinante quindicenne ha scovato il WASP-14b2 in soli tre giorni di osservazioni.
Il nuovo pianeta sembra molto simile a Giove, ma la sua temperatura superficiale risulta elevatissima perché il corpo orbita intorno a una stella vicina. Per questo temperamento «bollente», Wagg avrebbe voluto chiamare il suo pianeta Zeus fin da subito, ma ha dovuto aspettare che l’università di Ginevra e quella di Liege verificassero le sue ipotesi.
La scoperta è stata confermata dagli atenei qualche giorno fa, circa un paio di anni solari dopo.
Ilaria Beretta