di Francesca Radaelli
“Settembre è un mese lirico. Guardatevi la luce che batte sui polsi e andate in libreria, cercate lo scaffale più nascosto, più esiguo, cercate lo scaffale dei poeti”.
Inizia così l’appello di Franco Arminio, poeta e scrittore, anzi ‘paesologo’ come lui stesso si definisce, impegnato nella frequentazione, l’osservazione e il racconto dei piccoli paesi dell’Irpinia e della Lucania. Quelli ormai in via di sparizione, ai margini della modernità. Proprio come forse rischiano di diventarlo i libri di poesia nelle vite degli uomini contemporanei.E così Arminio ha deciso, tramite Facebook, di chiamare tutti i lettori a un vero e proprio assalto, un assalto alla poesia.
“ È una cosa che potete fare ogni giorno, ma facciamo che il giorno buono è la bisettrice del mese, il 15 settembre. Facciamo un assalto alla poesia, sorprendiamo i librai e anche gli editori e anche i poeti: decidiamo di farci accompagnare da qualcuno di loro nell’autunno che viene e anche nell’inverno”.
Perché scegliere proprio un libro di poesia? Prosegue Arminio:
“La poesia è sempre questione molto privata tra chi legge e chi scrive, è un faro che non lampeggia in tutte le notti, è una lucciola alle due del pomeriggio, è un mucchietto di neve in un mondo col sale in mano. Qualunque cosa sia questo è un tempo in cui alcuni possono chiedere qualcosa alla poesia”. Nel mondo di oggi. per dare un valore alla poesia, occorre “che la poesia venga comprata, ci vuole una prova che teniamo a lei come lei tiene a noi. Lungamente l’amore della poesia nei nostri confronti è stato un amore non corrisposto. Adesso è il tempo di ricambiare”.
“La circolazione della poesia dipende da noi”, sostiene Arminio. “Se noi compriamo poesia gli editori stamperanno poesia. Una volta si diceva che la bellezza salverà il mondo ora si potrebbe dire
che la poesia salverà il mondo. A me interessa una cosa molto più piccola interessa che facciamo un gesto comune, interessa che facciamo qualcosa assieme, poi valuteremo che cosa è successo”.
L’appello, lanciato su Facebook, è stato condiviso e rilanciato, e ha già spinto diverse librerie a creare a loro volta eventi ad hoc. Ma all’assalto siamo chiamati tutti, ovunque in Italia, come individui e lettori. Partecipare non è difficile: basta scegliere un poeta e… andare in libreria.