150 anni fa nasceva a Agrigento Luigi Pirandello

Pagliacciate, pagliacciate e ancora pagliacciate… così Luigi Pirandello batteva a macchina, dinanzi a fotografi ed operatori accorsi nella sua casa di Roma alla notizia che il drammaturgo agrigentino aveva appena vinto il Premio Nobel. Non è stato soltanto Bob Dylan, dunque,  ad accogliere in maniera non ortodossa la notizia del riconoscimento dell’Accademia svedese.

Quasi un secolo  prima, nel 1934,  Luigi Pirandello  aveva contestato il prestigioso riconoscimento . Quel famoso biglietto battuto a macchina, con la parola “pagliacciate”  ripetuta  ben ventisette volte  è tra i pezzi più importanti in mostra alla Casa Natale, ad Agrigento, in contrada Caos. 

A partire  dal 28 giugno riaprirà al pubblico proprio nel giorno in cui ricorre il 150° anniversario della nascita dello scrittore, avvenuta tra queste mura nel 1867. Dopo un restyling durato poche settimane,  la Casa Natale si prepara anche ad accogliere il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, il prossimo 6 luglio .


Intanto, proprio nel giorno del genetliaco di Pirandello, avranno inizio le celebrazioni. Nella sua casa natale  sono  previste diverse iniziative.  La prima si intitola “Novelle per un giorno”, lunga performance-fiume dell’attore Bruno Crucitti che  dalle 10 fino alle 18, ininterrottamente, leggerà ed interpreterà le novelle , ma anche brani, lettere, brandelli di opere del drammaturgo. Alle 19, l’attrice Isabella Ferrari leggerà stralci da opere di Pirandello.

Autoritratto di Luigi Pirandello – 1890

Saranno inaugurate le due mostre: “Viaggio tra identità e memoria attraverso i dipinti della famiglia Pirandello”, a cura della soprintendente ai Beni Culturali di Agrigento, Gabriella Costantino, e “Luigi Pirandello. Informazioni sul mio involontario soggiorno sulla terra”, curata  da Armida De Miro, Cristina Iacono e Stefano Milioto, al primo piano. La prima mostra illustrerà la produzione pittorica della famiglia Pirandello, ovvero di Luigi, Fausto e dei fratelli del drammaturgo, Rosolina, Giovanni ed Innocenzo: prove ed espressioni pittoriche fortemente legate alla storia e all’identità della famiglia; ritratti, paesaggi, interni, ognuno dei quali aggiunge un importante tassello alla conoscenza di originali figure intellettuali.

Fausto Pirandello – Le bagnanti

Le manifestazioni pensate per le celebrazioni dell’anniversario pirandelliano si snoderanno fino a dicembre; comprendono, tra l’altro, la mostra in programma a novembre 2017, “Luigi e Fausto Pirandello –Itinerari tra critica d’arte, pittura e collezionismo del ‘900”, che riunirà insieme importanti dipinti di tutti i Pirandello, ma soprattutto porterà ad Agrigento tele e sculture di artisti a loro legati, come Giorgio De Chirico, Giulio Aristide Sartorio, Giuseppe Capogrossi, Giuseppe Pellizza Da Volpedo, Mafai, Scipione ricostruendo attraverso la visione delle opere, i rapporti tra Luigi Pirandello e l’arte del ‘900, tra critica e collezionismo e l’ambito culturale in cui si muoveva Fausto.

Lo studio di Pirandello

In ottobre, a Villa Genuardi, “Pirandello e Agrigento” negli scatti dei maggiori fotografi tra ‘800 e ‘900.  Percorsi culturali e storico-letterari nel centro storico agrigentino”, per raccontare il rapporto di Pirandello con i “sublimi avanzi di Akragas”. Pirandello era talmente legato alla grecità classica che le sue ceneri furono traslate da Roma ad Agrigento all’interno del cratere attico a figure nere (470 – 460) che da uno scatto dell’epoca, risultava parte del suo studio romano. Previsti anche itinerari sulle tracce dello scrittore: un narratore condurrà i visitatori da Porta di Ponte alla chiesa dell’Addolorata nel Rabato, dalla Badia di S. Spirito alla Cattedrale, dalla piazza Vittorio Emanuele alla Passeggiata.

 

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