Si presume che lo spunto sia arrivato da Leonardo e dai suoi studi sul volo degli uccelli. Da lì in avanti, ma con maggior insistenza e passione verso la fine dell’Ottocento, tutti i tentativi di coronare il sogno di vedere il mondo dall’alto sono passati attraverso congegni ad ali battenti, alianti, monoplani con eliche e motori a vapore così pesanti che gli apparecchi riuscivano a malapena a sollevarsi di qualche centimetro da terra. Un’infinità di tentativi affidati ad un temerario scienziato o a qualche inventore stravagante che si concludevano inesorabilmente con uno schianto al suolo. Qualcuno ci lasciò anche le penne. Poi con l’invenzione del motore a scoppio, più piccolo e potente di quello a vapore, i fautori del volo a motore si ingegnarono a progettare nuove macchine volanti. Tra questi ci furono anche due fratelli americani, rispettivamente terzo e sesto di una famiglia di sette figli, i cui genitori ebbero il pregio e la saggezza di incoraggiare tutti a coltivare le loro passioni e i loro interessi. La storia racconta che fu un giocattolo, un modellino di elicottero portato dal padre a seguito di un viaggio, a scatenare la curiosità dei due ragazzi per l’aviazione. Altra cosa curiosa è che, entrambi, furono gli unici della famiglia a non laurearsi, anzi non arrivarono neppure per motivi diversi, a conseguire un diploma, pur avendo frequentato le scuole superiori. Iniziarono la loro attività aprendo un negozio di vendita di biciclette a Dayton, nell’Ohio, dove in seguito le progettarono e costruirono loro stessi. Sicuramente il lavoro sulle biciclette migliorò le loro conoscenze di costruzioni meccaniche e il successo nella vendita dei loro prodotti, consentì anche di ottenere i fondi necessari per lo sviluppo delle loro idee. In quegli anni, gli studi sulle scienze aeronautiche, erano in continuo progresso e l’interesse dei fratelli Wright per l’aviazione si materializzò a partire dal 1900 quando, cominciarono ad effettuare sperimentazioni su alianti. Il passo successivo fu quello di tentare l’installazione di un motore a scoppio sull’aliante.
Il 17 dicembre 1903 il Flyer, con alla guida Orville, si staccò da terra con successo e rimase in volo per 12 secondi, coprendo una distanza di 36 metri. Quello stesso giorno sperimentarono altri voli il più lungo dei quali durò 59 secondi.
Fu quindi sulle colline di Kill Devil, nella Carolina del nord che si concretizzò uno dei più grandi e tanto a lungo inseguiti sogni dell’uomo.