di Giacomo Laviosa
Oliver Norvell “Babe” Hardy nasce ad Harlem, Stati Uniti il 18 gennaio del 1892. Nel 1910, tutta la famiglia si trasferì a Milledgeville, dove il diciottenne Norvell trovò lavoro nell’unico cinema della città, diventandone il proiezionista e il manager. Infatuato dalla nuova industria cinematografica, cominciò a convincersi di poter entrare anche lui nel folle mondo delle comiche, il suo spettacolo preferito. Un amico gli suggerì di andare a Jacksonville, città conosciuta perché vi venivano girati molti film. Norvell vi si trasferì nel 1913, trovando lavoro come cantante nei cabaret notturni e comparsa ai Lubin Studios di giorno.
Nel novembre 1913, si sposò con Madelyn Saloshin, la musicista che lo accompagnava al piano.
I personaggi da lui interpretati in questi anni saranno sempre da caratterista o da antagonista grosso e cattivo, ruoli ritenuti adatti al suo fisico imponente. Ma Oliver, al contrario dei suoi personaggi burberi, goffi e cattivi, è in realtà una persona estremamente gentile, gioviale e raffinata. Dal 1914 al ’15 prende parte così a numerose pellicole nelle quali si fa notare come buon comprimario, dimostrando buone capacità di attore comico.
Nel 1915 però la Lubin chiude, e Oliver passa così a lavorare per diverse compagnie cinematografiche, fino a quando nel 1920 viene assunto dalla Vitagraph ed ha l’opportunità di lavorare con un comico che gli insegnerà molto: Larry Semon, noto in Italia come “Ridolini”. In questo periodo lavora tra l’altro in una comica (The Lucky Dog, del 1921) nella quale incontra un altrettanto giovane e bravo comico, che entrerà ben presto a fare parte in modo rilevante della sua vita: Stan Laurel. La loro affiatatissima collaborazione comincerà nel 1927 quando lo sceneggiatore e regista Leo McCarey e il produttore Hal Roach decidono di fargli far coppia, convinti che avranno buoni successi.
Prima di iniziare la sua lunga partnership con Stan, Oliver sarebbe apparso da solo in oltre 250 pellicole mute, molte delle quali sconosciute e probabilmente andate perdute.
Stanlio&Ollio divengono i protagonisti di una serie di esilaranti film comici basati sulla contrapposizione fisica e psicologica dei loro due buffi personaggi – uno magro, confusionario e svampito (Laurel), l’altro grasso e iroso oltre che arruffone (Hardy) – e sulla loro disarmante capacità di mettersi nei guai in ogni occasione.
Col suo volto rubicondo e solare che al solo guardare scatena valanghe di risate, nella coppia Oliver interpreta il corpulento saccente e arruffone che con prosopopea e presunzione guida e comanda lo stolto amico, il quale non fa altro che cacciarlo nei guai, e lui reagisce fissando sconsolato la macchina da presa cercando la compassione del pubblico (tecnica comica chiamata camera look, molto usata da Oliver).
Fra i due, oltre alla affiatatissima collaborazione artistica, nasce anche una profonda e sentita amicizia. Stan Laurel e Oliver Hardy interpretano numerosi cortometraggi muti e sonori, tutti di grande successo, e numerosi lungometraggi.
Lasciata la prima moglie, Ollie si risposa con Myrtle Reeves e si dedica alle sue passioni, il golf e le corse dei cavalli, lasciando tutte le decisioni artistiche al più esperto Stan. Hardy sviluppa comunque un proprio stile comico, basato su una gestualità affettata (sarà celebre il suo giochetto con la cravatta) e sul ruolo bonariamente autoritario che mostra in scena nei confronti di Stan.
In Italia la popolarità del comico è stata ingigantita dal doppiaggio di Alberto Sordi.