22 dicembre 1989: apertura della Porta di Brandeburgo

porta brandeburgoLa Porta di Brandeburgo, tra Strasse des 17 Juni e Pariser Platz, fino al 22 dicembre 1989, era  Terra di Nessuno. Situata nel periodo della divisione immediatamente dietro la linea del confine, nel settore sovietico della città. Ricoperta da un telo rosso il giorno in cui nel 1963 JF Kennedy visitava, per la prima volta, Berlino Ovest. Ricordo di una separazione,di due Germanie, di un’America e di un’Unione Sovietica, di un capitalismo e di un comunismo, di un Ovest e di un Est, di una guerra fredda durata mezzo secolo. Simbolo delle aspirazioni di una Germania unita. Questo è la Brandenburger Tor, la Porta di Brandeburgo, l’ultima delle 18 porte che un tempo davano accesso a Berlino. L’ironia della sorte vuole che il suo primo nome sia stato Frienden Stor, la Porta della Pace.

Chiaro è ed è stato il suo significato politico. Il linguaggio propagandistico della dirigenza della RDT, l’allora Germania Est,  definiva porta e muro come “l’argine di difesa antifascista”. Una denominazione così ideologicamente connotata, però, intendeva solo mascherare il vero motivo che aveva portato alla costruzione del muro e alla chiusura della secolare porta: serrare l’ultima via di fuga che dalla
Repubblica Federale conduceva alla Repubblica Democratica”. L’economia rischiava il collasso, questa era l’ultima soluzione possibile. “Perché la questione tedesca è aperta fino a quando la Porta di Brandeburgo resterà chiusa” cosi pronunciava negli anni ’80 il sindaco di Berlino Ovest. Un simbolo dunque, che riassume quello che è stato il corso della storia della seconda metà del XIX secolo. “Mr Gorbacev, apra questa porta! Mr. Gorbacev, abbatta questo muro!” implorava Ronald Reagan nel giugno del 1987 in visita a Berlino, mentre comunicava con la folla riunita sotto la Porta.

Due anni e il mondo si sarebbe rovesciato, il muro abbattuto e la porta aperta. Era il 22 dicembre 1989, quando lo scenario mondiale cambiò: il sistema internazionale a due potenze, si trasformò nell’esistenza di una sola America. Il comunismo aveva perso, il capitalismo vinto. L’Est era collassato, l’Ovest germogliato. Il muro era caduto, e la porta aperta. Si è così girata una pagina della storia, scritta da chi l’ha vinta.

Camilla Mantegazza

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