di Daniela Zanuso
Con una fastosa cerimonia, Napoleone, imperatore di Francia, il 26 maggio 1805 fu incoronato re d’Italia nel Duomo di Milano. Il cammino di Napoleone non aveva ancora raggiunto la sua apoteosi, nonostante alcuni mesi prima nella cattedrale di Notre Dame di Parigi, lui stesso si fosse autoproclamato imperatore dei francesi, al cospetto di Papa Pio VII.
Anche durante la cerimonia di incoronazione a Re d’Italia, Napoleone, alla presenza di sedici vescovi ma non del Papa che si era rifiutato di presenziare alla cerimonia, prese dall’altare la Corona Ferrea dei sovrani Longobardi e se la pose sul capo citando le famose parole: “Dio me l’ha data, guai a chi la tocca”. Sarà l’ultimo dei sovrani ad essere cinto con la Corona Ferrea, che era già allora un oggetto venerato e di grandissimo valore simbolico.
La leggenda racconta che la Regina Teodolinda, dopo avere ricevuto in dono da Papa Gregorio I uno dei chiodi che servirono alla crocifissione di Gesù, lo fece inserire nella corona. Altre fonti ritengono che fosse la corona di Costantino e che il chiodo fosse già presente nella stessa. Comunque sia, la corona Ferrea era già un emblema di potere divino. Prima di allora era stato posta sul capo dei re Longobardi, di Carlo Magno e dei suoi successori, di Federico il Barbarossa e di Ottone I.
Pochi giorni dopo la cerimonia, Napoleone proclamò Viceré d’Italia Eugenio di Beauharnais, figlio di prime nozze della moglie di Napoleone Giuseppina. Il Regno d’Italia, nato dalla Repubblica Cisalpina, comprendeva la parte orientale, buona parte di quella settentrionale e aveva capitale a Milano.
Nel 1806, furono inclusi i territori della Repubblica di Venezia, l’Istria e la Dalmazia. L’anno dopo la Repubblica ligure, quella d’Etruria e di Toscana ed, infine, anche Umbria e Lazio entrarono a far parte dell’impero francese. Successivamente, il Regno fu oggetto di ulteriori modifiche e raggiunse la sua massima estensione nel 1812, quando contava 24 dipartimenti. Il dominio napoleonico sul territorio italiano, iniziato nel 1786, non era però destinato a durare a lungo.
Dieci anni dopo l’incoronazione di Napoleone, la controffensiva austriaca toglieva Milano ai francesi e causava il crollo del Regno. Era il 1815 e quell’anno fu per Napoleone l’inizio della fine.