8 marzo: giornata internazionale della donna

mimosaadi Daniela Zanuso

La giornata internazionale della donna, che cade l’8 marzo di ogni anno, si pensa erroneamente che abbia origine da una leggenda nata a seguito dell’incendio di una fabbrica di camicie di New York, la Triangle, in cui nel 1911 persero la vita  146  operaie, la maggior parte delle quali giovani immigrate di origine italiana e dell’est europea. In realtà non fu quello l’episodio da cui ebbe inizio la giornata della donna, come riportano  alcune fonti, perché il primo “Woman’s day” fu celebrato il 23 febbraio 1909 a New York, a seguito di una grande manifestazione organizzata dal Partito Socialista, allo scopo di rivendicare il diritto di voto alle donne.

Il tema, a lungo discusso negli Usa ma anche in Europa durante il VII Congresso dell’Internazionale socialista di Stoccarda del 1907, non fu l’unica questione sollevata dalle manifestazioni di protesta e dagli scioperi organizzati dalle donne. Alle rivendicazioni politiche si aggiunsero anche e soprattutto quelle sociali, relative agli aumenti salariali, alla riduzione dei massacranti orari di lavoro (dalle 60 alle 72 ore settimanali) e di migliori condizioni di lavoro. Probabilmente l’episodio dell’incendio, avvenuto due anni dopo, contribuì ad alimentare il moltiplicarsi delle manifestazioni e delle proteste.

Dopo l’interruzione dei festeggiamenti avvenuta durante la prima guerra mondiale, l’8 marzo del 1917 a San Pietroburgo le donne manifestarono  per la fine della guerra. Quel giorno che incoraggiò anche le successive manifestazioni di protesta, fu più tardi considerato l’inizio della rivoluzione russa di febbraio. In Italia la giornata della donna fu istituita solo nel 1922 e molti anni dopo, nel 1946 l’UDI (Unione Donne Italiane) scelse la mimosa, che fiorisce nei primi giorni di marzo, come simbolo di questa giornata.

 

 
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