Acqua: da rifiuto a risorsa

La Redazione

La Sicilia è la prima regione italiana che adotta un piano per rendere circolare l’uso dell’acqua.  Si è trovata così una soluzione alla scarsità di risorse idriche a cui è soggetta questa regione: riutilizzare le acque reflue depurate per alimentare l’agricoltura ma anche per usi civili e ambientali. L’acqua, in questo modo,  diventa  da rifiuto a risorsa.

Con decreto dell’assessorato regionale dell’energia e dei servizi di pubblica utilità sull’utilizzo delle acque reflue, la regione disciplina e amplia le possibilità di impiego di questa risorsa secondo parametri di qualità e precisi standard di riferimento per ciascun ambito di riuso. L’iniziativa è il frutto di un anno di lavoro congiunto con le università siciliane, le Ati (Assemblee Territoriali Idriche), i gestori del servizio idrico, Autorità di bacino, Arpa e Asl. La Sicilia è la prima regione a recepire la direttiva UE in materia, anticipando la legislazione nazionale.

Ad oggi la totalità delle acque depurate viene scaricata nella natura mari fiumi e bacini. La produzione,  lo stoccaggio, la distribuzione e l’utilizzo di quelle che in gergo vengono definite “acque affinate“ saranno oggetto di un piano di gestione dedicato.

La Regione Sicilia ha anche previsto la realizzazione di 311 laghi artificiali. “La depurazione delle acque è un nodo fondamentale per affrontare la crisi climatica“ ha dichiarato Legambiente. “La corretta lavorazione delle acque e dei fanghi di risulta consentirebbe non solo di recuperare risorse primarie in campo idrico di energetico ma anche di favorire la rigenerazione del suolo“.

(fonte regione Sicilia; Legambiente Sicilia)

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