Sì, è a lui che ci rivolgiamo, al “molleggiato”, al nostro Adriano nazionale, quello che da 57 anni ci rallegra e ci fa pensare con il suo interminabile repertorio di canzoni, di film, di show, di esibizioni. Qualcuno ci chiede di farlo.
E’ Rosita, da 11 anni affetta da atassia cerebellare, una malattia neurodegenerativa responsabile della progressiva scoordinazione motoria di braccia e gambe, affiancata da alterazione della vista e della parola. Rosita ha uno sguardo dolce e gli occhi che esprimono tutte le sue emozioni.
Le abbiamo rivolto qualche domanda:
Ciao Rosita, cosa vuoi dirci di te?
Ho 47 anni, sono stata sposata, ho due figli di 27 e 18 anni e da qualche tempo sono ospite nella struttura residenziale “ Simona Sorge” di Inzago, uno dei centri della Fondazione Sacra Famiglia Onlus, che accoglie persone disabili affette da diverse patologie neurodegenerative, come la sclerosi multipla, la SLA e quella che mi ha colpito.
Da cosa nasce questo tuo desiderio di incontrare Adriano Celentano?
E’ il sogno della mia vita. Io porto il nome della sua primogenita, che è stato scelto e voluto dalla mamma in onore di Adriano di cui è sempre stata una grande ammiratrice. Quando sono cresciuta lo sono diventata anch’io, amo molto le sue canzoni, il suo modo di fare scanzonato e anticonformista. Insomma, vorrei abbracciarlo, anche perché qui al centro tra le tante attività che organizzano, c’è anche l’invito a personaggi famosi: vengono comici, calciatori, cantanti. Poco più di un anno fa è venuto anche Gianni Morandi e quando ci ha chiesto cosa volevamo che ci cantasse io ho chiesto una canzone di Adriano e lui mi ha cantato “Azzurro”.
E’ proprio una grande passione Adriano, ne hai delle altre?
Sì, mi piace il cinema, sono appassionata di capolavori come “Titanic” o qualcosa di più leggero come “Pretty Woman” ma guardo volentieri anche film più impegnati come “Il caso Moro” o “Buongiorno notte” che tratta del rapimento di Aldo Moro. E’ stato un avvenimento che mi ha colpito molto, quando è accaduto nel 1978.
Sono anche appassionata di musica e partecipo ad un programma radiofonico di musica “Spritz…iamo musica” che va in onda su Radio Cernusco Stereo dove tutti i mercoledì per un’ora dalle 12,00 alle 13,00 intervalliamo i nostri racconti con alcune canzoni…indovinate un po’ quali scelgo?”
Accanto a Rosita c’è Paolo, un educatore del Centro Simona Sorge, abilissimo organizzatore di momenti piacevoli e divertenti per gli ospiti del Centro. Ha ascoltato diligentemente Rosita, aiutandola nella formulazione dei suoi pensieri e aggiunge: “ Gli occhi di Rosita, che parlano, mi dicono che il regalo più bello per lei sarebbe proprio quello di conoscere Adriano. La conosco da qualche anno e lei, come un “martello”, mi chiede di riuscire a prendere contatti con Celentano. Rosita si merita una gioia in questa sua vita così difficile. Per questo, se ci fosse qualcuno che può aiutarci a coronare questo sogno, è il benvenuto”.
Adriano, se ci sei, batti un colpo!
Daniela Zanuso
A cura della Redazione di Inzago. Un progetto de Il Dialogo di Monza in collaborazione con la Fondazione Sacra Famiglia