di Francesca Radaelli
Il 12 gennaio del 1976 si spegneva nella sua casa di Wallingford la signora Agatha Mary Clarissa Miller, nota a tutti come Agatha Christie. L’autrice di Assassinio sull’Orient-Express e Dieci piccoli indiani aveva 85 anni.
Due settimane prima era morto Hercule Poirot, l’investigatore belga dai baffi neri e dalla testa a forma di uovo, eroe di tanti suoi romanzi. Di lì a pochi mesi sarebbe stata la volta del secondo celebre personaggio uscito dalla penna della Regina del Giallo, Miss Marple, l’anziana zitella capace di risolvere i casi più intricati di omicidio senza mai smettere di sferruzzare. Con gli ultimi romanzi Sipario e Addio a Miss Marple, Agatha si congeda dal suo pubblico, lasciando dietro di sé 93 libri gialli, pubblicati con una cadenza di due all’anno. Oggi è la scrittrice inglese più tradotta nel mondo, in 123 lingue, superando persino Shakespeare.
Nata a Torquay, in Inghilterra, il 15 settembre 1890, Agatha Miller sta per sposarsi con il colonnello dei Royal Flying Corps Archibald Christie quando scoppia il primo conflitto mondiale. Durante la guerra Agatha lavora come infermiera nell’ospedale della sua città. È lì che impara molte cose su veleni e medicinali di vario tipo, conoscenze che le torneranno assai utili per i suoi romanzi. Sfogliando i libri gialli che i pazienti lasciavano in ospedale una volta guariti e tornati al fronte, le viene un’idea: creare un personaggio da detective story del calibro di Sherlock Holmes e diventare un’autrice di romanzi polizieschi. La sorella Madge non crede a questa stramba vocazione, è scettica sul fatto che Agatha possa effettivamente pubblicare un libro giallo. “Scommettiamo?”, dice Agatha, e scrive il primo romanzo con protagonista Poirot, The Mysterious Affair at Styles , che sarà pubblicato in seguito, nel 1920, inaugurando una serie che riscuoterà grande successo presso il pubblico.
Nel 1926 Archibald Christie chiede il divorzio e Agatha scompare. Il caso suscita scalpore, la famosa autrice diventa lei stessa protagonista di un giallo, finché non viene ritrovata nell’albergo di una località termale inglese, Harrogate, dove si era registrata lasciando il nome dell’amante del marito. Anche dopo il divorzio Agatha manterrà comunque il cognome da sposata, con cui era divenuta celebre.
I suoi gialli, dall’architettura perfetta e dall’intreccio ricco di suspance, sono stati divorati da generazioni di lettori e lasciano ancora oggi con il fiato sospeso, siano essi ambientati nella nebbiosa campagna inglese o sulle navi da crociera (in un’epoca in cui, per una donna, viaggiare non era esattamente semplice, la Christie ebbe addirittura l’opportunità di fare il giro del mondo).
Giallista decisamente prolifica, autrice anche di 17 opere teatrali (Trappola per topi la più celebre) e di 6 romanzi rosa, non scrisse nemmeno una parola delle opere che pubblicò. Non era in grado di farlo, poiché soffriva di disgrafia. Tutti i suoi romanzi furono dettati.