A partire dal 21 ottobre è possibile accedere alla nuova “dote unica lavoro”, varata da Regione Lombardia. La decisione dopo un confronto con le organizzazioni sindacali e le associazioni imprenditoriali. Molte le novità rispetto alla versione precedente. Anzitutto, si amplia la platea degli aventi diritto: oltre ai lavoratori in mobilità ai sensi della Legge 223/91, in cassa integrazione in deroga e straordinaria, ne potranno usufruire anche i lavoratori in contratto di solidarietà, disoccupati, percettori di Aspi e mini Aspi, e – novità assoluta – giovani inoccupati sino a 29 anni.
Per usufruire della dote unica, se si è in possesso dei requisiti, occorre rivolgersi ad un qualsiasi operatore accreditato presso la Regione Lombardia per i servizi al lavoro: la persona in difficoltà verrà accolta dall’operatore prescelto, che ne verificherà i requisiti per accedere alla dote e proporrà un Piano di interventi personalizzati. Tutti i servizi di Dote Unica Lavoro sono gratuiti per lavoratori e disoccupati. I servizi della nuova dote, che dura da tre a sei mesi, sono in relazione al grado di difficoltà ed in relazione a quattro fattori: stato occupazionale, titolo di studio, età e genere. Si parte infatti dal presupposto che chi è disoccupato da più tempo, con titoli di studio bassi, anziano – e donna – ha bisogno di maggior aiuto. Sono previsti alcuni servizi: accoglienza e orientamento (ad esempio, saper fare un curriculum vitae), consolidamento delle competenze – per ottenere o mantenere il lavoro- anche attraverso l’istituzione di un tirocinio extra curriculare della durata minima di 60 giorni. La formazione sarà riconosciuta solo ad integrazione del tirocinio o in caso di nuovo lavoro, ad eccezione dei soggetti di più difficile ricollocazione. Infine, servizi di inserimento lavorativo (in quali settori, e come, sia più opportuno cercare un lavoro) o di auto imprenditorialità.
Rita Pavan
Responsabile Politiche del Lavoro Cisl zone di Monza Brianza – Lecco