di Claudio Pollastri
Alessandro Quasimodo ha interpretato alcune tra le più famose poesie del padre Salvatore per testimoniare il dramma dell’Olocausto. Il figlio del poeta, che aveva vinto il Premio Nobel per la letteratura nel 1959, è stato invitato dalle tre Scuole Secondarie di Primo Grado di Brugherio,
Kennedy, Leonardo, De Filippo in occasione del Giorno della Memoria.
L’iniziativa organizzata dalla locale sezione dell’Anpi e patrocinata dal Comune di Brugherio era rivolta alle terze. Al termine degli incontri è stata consegnata a Quasimodo una targa ricordo.
“Parlare del genocidio che si è consumato nei campi di sterminio come Auschwitz al quale mio padre aveva dedicato una bellissima poesia dopo averlo visitato – ha spiegato Alessandro Quasimodo – è l’unico modo per evitare, o almeno sperare, che non si ripeta. Mio padre è stato definito “l’unico poeta civico italiano” perché inseriva nei suoi versi anche i fatti storici che lo circondavano come l’Olocausto e la Resistenza che ha vissuto direttamente anche se non era un partigiano.
“Mi fa molto piacere – ha concluso Quasimodo – che le scuole di Brugherio abbiano riservato, tra le numerose iniziative dedicate al Giorno della Memoria anche un ruolo importante alla poesia per raccontare una tragedia che ha umiliato l’umanità fino al livello più basso. Soltanto la cultura, la conoscenza reciproca e il dialogo tra i popoli possono scongiurare altri campi di sterminio. La scuola ha questo ruolo e l’attenzione che i ragazzi hanno dimostrato con numerose domande sul ruolo della poesia nella storia dei popoli è l’unico barlume di speranza in un mondo che sta sempre più precipitando”.