Amerigo Vespucci, da navigatore a nave

Amerigo_Vespucci_ritrdi Luigi Picheca

Se Amerigo Vespucci uomo ha meritato di conferire il suo nome al nuovo continente scoperto da Cristoforo Colombo, c’è un’altra cosa che gli attribuisce fama e gloriosa immortalità, la nave scuola della Marina Militare italiano che porta il suo nome dal 1931.
Amerigo Vespucci navigatore ha intuito di trovarsi di fronte a un nuovo continente durante le spedizioni assegnategli da Spagna e Portogallo nei primi anni del 1500, incarichi il cui scopo era quello di esplorare  e cartografare le coste di quelle terre ancora sconosciute e che facevano dubitare appartenessero al continente asiatico.

La certezza di trovarsi di fronte a un nuovo continente gli fu confermata dai più autorevoli cartografi dell’epoca che, in base alle sue osservazioni sulle latitudini e sulle osservazioni del cosmo, gli diedero ragione.
Questo prestigioso riconoscimento gli permise di attribuire il nome al nuovo quarto continente conosciuto allora.
La sua gloria è stata riconfermata quattro secoli più tardi dal regno d’Italia  dando il suo nome a un veliero della Regna Marina Italiana.
Costruito nel Regio Cantiere Navale di Castellamare di Stabia, fu varato il  22 febbraio del 1931  e consegnata alla Regia Marina  nel maggio dello stesso anno come nave scuola per la formazione degli allievi ufficiali.

Amerigo_vespucci
Vanto della nostra Marina Militare è oggi la nave più antica ancora in uso e ha condotto e partecipato a innumerevoli crociere e spedizioni di rappresentanza nei mari di tutto il globo e ha presenziato alla America’s Cup del 2003 in Nuova Zelanda.
Lo splendido veliero ha una superficie velica di oltre 2600 metri quadri e perpetua la tradizione della Marina Militare Italiana mietendo riconoscimenti in ogni parte del mondo.
È una delle navi più copiata dai modellisti dell’intero pianeta ed ha il merito di  portare  nei mari l’immagine positiva del nostro Paese.

Luigi Picheca

image_pdfVersione stampabile