Chiunqua abbia visto i suoi dipinti, difficilmente li ha dimenticati: le “teste composite”, ovvero ritratti realizzati accostando oggetti, frutta o animali; oppure le “teste reversibili”, che offrono una lettura differente se osservate capovolgendo il quadro. Parliamo di Giuseppe Arcimboldi, uno dei pittori più originali della storia dell’arte, nato a Milano nel 1527 da una nobile famiglia; lavorò inizialmente nella Veneranda Fabbrica del Duomo con suo padre Biagio, in seguito, nel 1556, realizzò un affresco nel Duomo di Monza, in collaborazione con Giuseppe Meda. Si spostò poi nelle più importanti corti europee, al servizio degli Asburgo, a Vienna e a Praga, per ritornare, ormai famoso, a Milano.
Ketty Magni, autrice brianzola di romanzi ambientati nel Rinascimento, ci racconta la sua biografia dagli anni giovanili fino al 1587, poco prima dell’uccisione avvenuta, nel 1593, in circostanze mai chiarite. La scrittrice, pur rimanendo fedele ai fatti storici essenziali, ha romanzato la vita privata del protagonista, presentando Arcimboldo anche sotto l’aspetto umano, evidenziandone la sensibilità e la generosità.
Un romanzo storico e di costume, che la Magni conclude aggiungendo in appendice un breve ricettario, con preparazioni del tempo.
Uno sguardo di approfondimento sulla nostra storia e sulla nostra terra, in un’ epoca in cui l’arte italiana fu fiorente in modo eccezionale, producendo opere ancora oggi ineguagliabili.
Valeria Savio
Ketty Magni