di Giacomo Laviosa
La bandiera di Israele fu adottata il 28 ottobre del 1948 dal Consiglio di Stato provvisorio dello Stato di Israele, istituito cinque mesi prima e riprende il disegno già utilizzato in occasione del primo congresso sionistico tenuto a Basilea nel 1897.
I due colori che compongono la bandiera di Israele sono molto importanti ed hanno un profondo significato: Il blu, colore del cielo e del mare, sta a rappresentare la Gloria di Dio.
Il bianco rappresenta il patto d’alleanza tra Dio e, così come la stella, è un altro richiamo alle dodici tribù d’Israele.
Il disegno scelto per la bandiera unisce due simboli importanti per il popolo di Israele: il tallit, lo scialle di preghiera blu e bianco e la stella di David (Magen David, Scudo di Davide).
Il tallit
Il tallit, manto della preghiera, è un quadrato di stoffa da indossare, fatto di lana, cotone o seta. Ai quattro estremi vengono attaccati i fiocchi, tzitzit.
Il colore è il bianco con delle righe blu. Originariamente il tallit era un normale mantello e fu limitato a scopi religiosi solo dopo l’esilio babilonese. Molti ebrei, soprattutto di origine ashkenazita tedesca si coprono il capo con il tallit durante la preghiera.
Tallit è un termine ebraico, viene da una parola aramaica che significa “coprire”.
Le origini fondamentali del Tallit provengono da un comandamento trovato nella Torah: “E Dio parlò a Mosè dicendo: Parla ai Figli di Israele e raccogli loro di farsi delle frange agli angoli delle loro vesti per le loro generazioni, e dovrebbero mettere sulla frangia all’angolo un filo blu.
Il filo blu, noto anche come tekhelet, non si riferisce a qualsiasi sfumatura di blu. Nei tempi antichi, il tekhelet era un colorante blu prezioso e speciale che proveniva dalla secrezione di un mollusco marino, il Murex trunculus.
La stella di David
Stella di Davide, simbolo ebraico composto da due triangoli equilateri sovrapposti che formano una stella a sei punte. La comunità ebraica di Praga fu la prima ad usare la Stella di Davide come simbolo ufficiale, e dal XVII secolo sulla stella a sei punte divenne il sigillo ufficiale di molte comunità ebraiche e un segno generale dell’ebraismo, anche se non ha autorità biblica o talmudica. La stella è stata quasi universalmente adottata dagli ebrei nel XIX secolo come emblema dell’ebraismo.
L’incontro dei due triangoli equilateri, uno col vertice rivolto verso l’alto e il secondo verso il basso, simboleggia l’unione tra spirito e materia.
Tante le teorie sull’origine e il significato della stella di David. C’è chi sostiene che questo può essere ricercato nel nome stesso di David.
Nella scrittura ebraica Davide, infatti, è composto da 3 soli caratteri, di cui due uguali, cioè la lettera D (“Dàleth” in ebraico). Anticamente questa lettera veniva scritta in un modo che ricordava la forma del triangolo.