Battersi per qualcosa che ne valga la pena: saper pensare per non annoiarsi

picheca02-150x150di Luigi Picheca

Quando si trascorrono le giornate a letto, il tempo sembra non trascorrere mai. Sono quei giorni senza tempo passati in una noia pesante che ti si incolla addosso tra uno sguardo sbadato alla tv e dei pensieri che ti ronzano per la testa in modo casuale ma che non prendono forma.
Sono quei giorni che una persona normale si concede di tanto in tanto come diversivo, mangiando qualche schifezza perché non si ha voglia neanche di cucinare. Non lo è per me, io, a letto, ci passo gran parte della mia giornata perché ci sono costretto dalla SLA.

Le ore trascorrono lentamente quando l’inedia prevale sulla mia voglia di fare, una volontà stimolata dagli amici che mi scrivono o che mi vengono a trovare risvegliandomi da quel torpore che sempre più mi toglie iniziativa e voglia di trionfare sulla mia svogliatezza.

È bello riscoprire la voglia di darsi da fare, battersi per qualcosa che ne valga la pena. Pensandoci bene, vivere la vita ne vale sempre la pena! È lasciarsi coinvolgere dal far niente che fa male all’uomo! Sì, perché l’uomo vince quando si rende attivo e diventa creativo, quando si inventa qualcosa di utile per sé e per gli altri.

kekulè2Se desideri dare frutto alla tua meditazione,  allora devi dedicare  il tuo tempo a pensare sul serio, ad accettare quei voli pindarici che rallegrano la fantasia, e che aiutano a trovare  risposte vere, audaci e interessanti alle domande che spesso si affacciano nella nostra mente. Così, quasi casualmente, si raggiungono intuizioni e risposte che ci riempiono di orgoglio perché finalmente abbiamo capito come procedere per ottenere i risultati che cerchiamo.

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A volte anche i sogni ci aiutano a svelare quei pensieri che si insinuano nella nostra mente e che chiedono delle risposte soddisfacenti come a volte capita anche ai grandi personaggi.

KekulèCome è capitato a Kekulé, illustre Chimico tedesco dell’ottocento, al quale apparve in sogno un serpente con la coda in bocca, a forma di cerchio, che gli ispirò la definizione della struttura del benzene. Intuizione che permise agli scienziati dell’epoca di gettare le solide basi su cui si eresse la Chimica Organica Aromatica.

Nella mia umile condizione mi sento di affermare solo che, dedicarsi ogni tanto ad una sana pausa di riflessione, può rivelarsi uno strumento molto valido per trovare risposte interessanti sulla propria vita.

Luigi Picheca

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