Bellinzona, la porta del Ticino

bellinzona1Passiamo il confine per recarci nella vicina Svizzera, precisamente a Bellinzona, una città la cui storia è indissolubilmente legata a quella della ferrovia. Se fino alla metà del 1800 la capitale del Ticino contava meno di duemila abitanti, un primo importante sviluppo lo ebbe con l’arrivo del treno.

In poco tempo la popolazione aumentò fino a superare le diecimila unità all’inizio del Novecento. E ora Bellinzona attende fiduciosa l’entrata in funzione della galleria di base del San Gottardo, il nuovo importante passaggio che permetterà di accorciare le distanze tra la città e il nord delle Alpi. Intanto, per prepararsi all’evento le Ferrovie Federali Svizzere hanno provveduto ad ampliare e a ristrutturare la stazione di Bellinzona dotandola di un’ampia offerta di negozi e di nuovi punti di ristorazione. Tra questi ultimi vi è l’accogliente City Bistrot ideato dall’interior designer ticinese Carlo Rampazzi che è riuscito a interpretare con fantasia il tema del viaggio in treno, disegnando sul soffitto una grande nuvola e sul pavimento e sul bancone elementi di colore grigio che richiamano i binari. La ristorazione punta sull’utilizzo di prodotti regionali e di stagione seguendo la filosofia del chilometro zero.

Castello di Montebello - Bellinzona
Castello di Montebello – Bellinzona

Bellinzona vuol dire anche storia. La città è dominata da tre antichi castelli- Castelgrande, Castello di Montebello e Castello Sasso Corbaro– risalenti al medioevo che sono stati  dichiarati patrimonio culturale dell’Umanità dell’Unesco. Un percorso lungo cinque chilometri offre la possibilità di visitare tutte e tre le fortificazioni e scoprire il centro storico.  Tra un passo e l’altro vale la pena fermarsi tra le mura di Castelgrande per gustare le specialità della cucina ticinese nel Grotto San Michele e per ammirare la splendida vista della città.

Bellinzona è particolarmente animata il sabato mattina, giorno del mercato. Bancarelle dai tendoni a strisce rosse e blu vendono i loro prodotti di alta qualità. Particolarmente richiesti gli ortaggi e la frutta della zona, i formaggi delle vicine valli, gli insaccati lavorati secondo antiche ricette, il pane croccante tipico ticinese e il miele. Non mancano prodotti di artigianato e di antiquariato e il vestiario. Finito il mercato è meglio non allontanarsi dalla piazza dato che i ristoranti del centro propongono il “piatto del mercato”, una loro specialità a un prezzo contenuto.

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Castelgrande – Bellinzona

E per portarsi a casa un ulteriore ricordo basta acquistare nelle vicine librerie il libro di cucina “Le ricette del mercato di Bellinzona”, sessanta consigli culinari a base dei prodotti venduti sulle bancarelle. Infine, un’anticipazione. In occasione dell’apertura della galleria del san Gottardo i musei estenderanno gli orari di apertura mentre il museo dedicato al presepe, KrippenWelt di Stein am Rhein, arriverà in città per presentare una propria mostra di presepi a Castelgrande a partire dal 12 novembre. E dieci giorni prima di Natale aprirà il mercatino nel centro della città.

Anna C.

Info: www.bellinzonese-altoticino.ch; www.portadelticino.ch.

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