Buchi nella sabbia

VS-Buchi nella sabbiaPisa, 1901: il Re Vittorio Emanuele III, salito al trono da poco tempo in seguito all’omicidio del padre Umberto compiuto dall’anarchico Bresci, sarà presente ad un rappresentazione della Tosca di Puccini che si svolgerà al Teatro Nuovo di Pisa, e questa decisione genera molta preoccupazione nelle autorità che dovranno garantirne la sicurezza. C’è infatti una rilevante presenza numerica di anarchici, da tenere sotto controllo, sia in città che all’interno del teatro stesso, considerando che anche il tenore Ruggiero Balestrieri, che interpreta il ruolo di Cavaradossi, è notoriamente un anarchico militante. A complicare ulteriormente la situazione arriva Ernesto Ragazzoni, giornalista de La Stampa inviato da Torino, uomo anticonformista, insofferente alle regole ed amante del vino, anch’egli di fede anarchica.

Tuttavia lo spettacolo non sarà turbato da una sommossa popolare, come aveva temuto il Capitano Dalmasso delle Guardie Reali, ma dall’omicidio del tenore Balestrieri, colpito, nella scena finale della fucilazione, da un proiettile vero. Si apre quindi un’indagine che vede nel ruolo di sospettati tutti gli stravaganti personaggi che danno vita a questo romanzo: ci sono i componenti della compagnia teatrale, con i loro vezzi artistici, le idiosincrasie e le superstizioni, guidati dall’impresario Cantalamessa, che ha rinunciato da tempo a capirli e cerca solo di riuscire a mantenere un equilibrio che consenta alla troupe di lavorare; il direttore d’orchestra Malpassi, che rappresenta l’unico motivo di concordia risultando antipatico a tutti in maniera unanime; i quattro anarchici carraresi, che approfittano di un momento di confusione per trafugare il cadavere e farlo sparire, e il soprano Giustina Tedesco, al cui fascino è molto sensibile il Tenente Pellerey, che conduce le indagini. Ma, soprattutto, c’è Ragazzoni, poeta e giornalista novarese realmente esistito, che Malvaldi ha voluto inserire in quest’opera di fantasia inventando per lui un ruolo adeguato alla sua vera personalità di uomo intelligente, estroso ed insofferente sia alle regole che ai canoni dell’eleganza. Arguto osservatore, incapace di tacere anche quando sarebbe opportuno, il poeta si trova addirittura coinvolto in un singolare duello a tre, pur essendo completamente incapace di usare le armi, dal quale uscirà incolume con l’aiuto del Tenente Pellerey, che, da parte sua, potrà risolvere il caso proprio grazie al contributo decisivo di Ragazzoni.

Un romanzo godibile e ben documentato, nel quale l’autore racconta ai lettori anche qualche divertente retroscena realmente accaduto durante alcune rappresentazioni liriche, che conferma la bravura di Marco Malvaldi, ricercatore chimico prestato alla scrittura, nel saper intessere trame gialle con abilità, ironia e forte senso dell’umorismo.

Valeria Saviopiace_sostieni_200dpi

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