Era l’11 dicembre 1946 ,sessant’anni fa, quando a New York, al Palazzo di Vetro, sede delle Nazioni Unite, venne costituito United Nations International Children’s Emergency Fund, e dal 1953 United Nations Children’s Fund, cioè l’UNICEF.
In origine si occupava di bambini vittime della Seconda Guerra Mondiale in Europa , (Italia compresa). Sette anni dopo anche di bimbi dell’Africa, dell’ Asia e dell’America Latina.
Oggi, l’UNICEF è presente in 156 paesi e si occupa di assistenza umanitaria per i bambini e le loro madri in tutto il mondo, principalmente nei paesi in via di sviluppo. I bambini ed i ragazzi sotto i quindici anni sono più di due miliardi nel mondo. L’UNICEF è finanziato con contributi volontari di paesi, governi e privati e ha ricevuto il premio Nobel per la pace nel 1965. E’ sostanzialmente la principale organizzazione nel mondo che si occupa di diritti per l’infanzia.
Il Comitato Italiano per l’ UNICEF, formalmente viene creato solo nel 1974. Primo presidente è il senatore Lodovico Montini, fratello di Paolo VI.
Unicef Italia è una macchina da guerra con i suoi 4200 volontari, 283.300 donatori, 49,2 milioni di euro raccolti nel 2014, 34.000 tonnellate di alimenti terapeutici acquistati. Non riceve fondi dal governo, ma solo da donatori – aziende e privati -. Il suo bilancio 2015 , nonostante la crisi economica, ha quasi tutti i numeri preceduti dal segno più.