di Costanza Tannaro
Le migliori menti della cultura a livello internazionale dell’architettura e del paesaggio si sono date appuntamento a Cagliari. Da oggi fino al 31 luglio discuteranno su temi essenziali per il nostro futuro.
Discutere di “paesaggio” significa affrontare il rapporto tra uomo e natura per capire dove vogliamo andare, che cosa vogliamo preservare e come intendiamo vivere. Temi estremamente scottanti di questi tempi. L’iniziativa nasce da una reale collaborazione tra l’assessorato alla cultura e la facoltà di Architettura di Cagliari, ma ha coinvolto l’intera città: musei, teatri associazioni culturali e musicali sono impegnate nel progetto CagliariPaesaggio, una titolo sintetico e significativo: paesaggi umani, naturali, urbani, paesaggi culturali e dell’anima, precisano gli organizzatori.
Cagliari ha le caratteristiche necessarie per candidarsi a diventare, nei prossimi anni, uno dei luoghi nodali del dibattito sul paesaggio: una città la cui complessità offre innumerevoli occasioni di indagine e riflessione sul rapporto tra uomo e natura” spiega Paolo Frau, assessore alla cultura e al verde pubblico del capoluogo sardo. “E’ innanzitutto una città molto antica, che porta evidenti le tracce dei millenni che l’hanno attraversata lasciando il segno di continue sovrapposizioni e trasformazioni, ed è posta al centro di un sistema ambientale di straordinaria complessità. Infine, per la sua posizione geografica, si pone potenzialmente come osservatorio privilegiato delle trasformazioni che in questo ambito si stanno realizzando nell’area del Mediterraneo e nel mondo”.
João Nunes, architetto portoghese, con cattedra a Lisbona, Mendrisio e Sassari è tra i protagonisti dell’iniziativa CagliariPaesaggio insieme a Michael Jakob, Barbara Aronson, Els Verbakel, Günther Vogt, Henri Bava, Christophe Girot, Franco Farinelli, Peter Latz, Pedro Campos Costa, João Gomes da Silva, Atelier F/C Arquitectura Paisagista, Baldios Arquitectos Paisagista, Studio Raumlabor. Dal 27 al 30 luglio in quattro giorni di meeting intellettuali e amministratori pubblici affronteranno questi temi. A tutto questo va aggiunto il lungo elenco di iniziative tra mostre, spettacoli, teatrali, concerti, tavole rotonde che animeranno CagliariPaesaggio.
Tra le mostre, segnaliamo “Paesaggio e identità” che si inaugura il 21 luglio a Palazzo di Città. Protagonista l’agenzia celeberrima MAGNUM con gli scatti realizzati in Sardegna nel secondo dopoguerra, scatti firmati dai suoi famosi fotografi come Henri Cartier-Bresson, David Seymour, Werner Bischof, Leonard Freed, Ferdinando Scianna . Sessantotto immagini in tutto immortalano l’Isola nel momento del delicato passaggio da una cultura tradizionale alla cosiddetta “modernità” e fanno da controcanto, nel percorso museale alle visioni identitarie del territorio restituite dagli artisti del Novecento della Collezione Sarda , percorso che ha il suo punto di arrivo, o di partenza, nell’opera di Maria Lai “Come Daphne” (1999), per la prima volta esposta al pubblico.
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