di Daniela Zanuso
Zaino in spalla e un grande desiderio di rimboccarsi le maniche. Di solito, e soprattutto per i giovani, le vacanze estive sono sinonimo di divertimento. Ma c’è anche chi sceglie di fare delle propria estate un momento per andare in missione ad aiutare i bisognosi.
Partono per i campi di lavoro in India, in Nigeria, in Nepal, nei Balcani, ma anche in Italia. Forse ispirati dalla parole di Papa Francesco che, alla Gmg di Cracovia, ha lanciato un appello proprio ai giovani: “Non trasformatevi in giovani da divano“, o forse anche dal solo desiderio di dare un aiuto concreto a bambini, poveri, bisognosi.
Sono numerose le associazioni laiche e cattoliche che propongono Campi di Lavoro e Solidarietà: da Amnesty International ( www.amnesty.it ) a Unicef ( unicef.it ) a Legambiente (Legambiente ) Informagiovani ( IG) BiR, (BambininRomania) , tanto per citarne qualcuna. Si tratta di attività di costruzione, restauro, animazione ed educazione, formazione alla pace e ai diritti umani, assistenza, tutela dell’ambiente e tanto altro ancora.
E’ probabilmente dall’appello del papa che ha preso spunto Azione Cattolica Ambrosiana (AC) Il progetto a cui ha dato avvio si chiama, appunto, “Dai divani ai Balcani”. Dalla diocesi di Milano sono in partenza per India e Nepal oltre 300 giovani, mentre per i ragazzi di Udine la destinazione è Zante, dove sono diversi i progetti di sostegno alla povertà provocata dalla crisi. Ad Agrigento e a Nola hanno invece scelto di puntare sull’Albania, mentre da Torino sono già pronti i biglietti per volare in Tanzania.
C’è chi ha scelto l’Italia come meta per condividere momenti di solidarietà con i terremotati. Le Caritas Lombarda, di Chieti e di Nola, hanno proposto un campo ad Amatrice, il centro distrutto dal terremoto di un anno fa, mentre i ragazzi della Caritas di Trento saranno destinati al campo di Norcia.
Esperienze di vita che sempre più ragazzi scelgono di fare e non tanto per cambiare il mondo, ma certamente per capirlo di più.