Anche a Monza Matteo Renzi vince, ma con minor consenso rispetto alla media nazionale: arriva difatti al 57%. Giuseppe Civati nella sua città natale raggiunge il 33%, mentre Cuperlo si ferma al 10%. Dunque, anche gli elettori monzesi considerano Renzi “il salvatore del PD”. Dopo aver perso le primarie con Bersani, Matteo Renzi si è preso la rivincita. Adesso è l’ora dei fatti: bisognerà capire quale sarà il vero programma che Renzi intende portare avanti. Matteo Renzi ricorda molto Tony Blair, laburista con grande attenzione verso il centro. Finora ha dimostrato di essere un abile leader e di saper aspettare il momento opportuno, senza precipitare gli eventi e senza avere fretta di arrivare alla stanza dei bottoni. Si muoverà con intelligenza nei rapporti con Letta per prepararsi alla sfida decisiva, quella elettorale, con Forza Italia e quindi Berlusconi, e con 5 Stelle e quindi Grillo. Nel frattempo Renzi cercherà di rinnovare profondamente il PD, “liberandolo” dal peso dai vecchi leader. Punto interrogativo della futura politica di Renzi è ciò che effettivamente pensa a proposito di welfare, lavoro e mercato. Il partito di Renzi non sarà un partito socialdemocratico di stile europeo, ma ricorderà di più il laburismo anglosassone, un buon compromesso tra esigenze sociali e liberismo di mercato. Di sicuro, la sua non sarà una passeggiata.
Fabrizio Annaro