Bizzarro personaggio, l’ottantenne Alfredo Pampaloni; proprietario, in passato, di una piccola industria di formaggi, uomo gaudente ed incline a fare scherzi, che decide di riunire la sua famiglia nella casa di vacanza in Trentino. Negli anni della sua gioventù, Pampaloni lasciava lì moglie e figli e partiva per la Costa azzurra, dove si ritrovava con attori e registi famosi del tempo, e con il famoso playboy Gunter Sachs, suo caro amico. O, almeno, così raccontava, perché non c’erano mai state prove che lo dimostrassero.
Compaiono così in scena suo figlio Rogoredo, gallerista a Londra, più abile nello spendere i soldi del padre che non nel guadagnarli, accompagnato dalla moglie inglese e dai propri figli, e sua figlia Carla, docente di chimica all’Università, che, nel descrivere se stessa, si definisce molto somigliante ad Ave Ninchi.
Con lei, il figlio adolescente e l’amica e collega Paola, vittima di ogni tipo di appellativo da parte del vecchio Alfredo a causa della sua notevole bruttezza. Aggiungendo una caccia all’eredità, una serie di attentati alla villa e le stranezze di tutti i protagonisti, la commedia è servita.
Dopo Romanzo per Signora, pubblicato nel 2012, Pallavicini propone un ritratto della società attuale e di quella degli anni ’60 e ’70, raccontata attraverso i ricordi di Carla.
Un romanzo godibile, nella tradizione della classica commedia all’italiana, capace di trattare con ironia anche i temi più seri. Per farci sorridere, in modo intelligente, di come siamo e di come eravamo.
Valeria Savio