Data conclusiva per l’I-Days: oggi sul palco anche i Mellowtoy

Data conclusiva per l’I-Days Festival, la tre gironi di musica indipendente che anima da venerdì 8 luglio, l’Autodromo Nazionale di Monza. Dopo l’enorme successo delle serate di venerdì e sabato, non ne rimane che una sola, quella di questa sera.

Il programma di oggi prevede infatti la presenza di numerose band locali e internazionali, che si esibiranno sui palchi adibiti per il festival della musica indipendente. Alle 19 ci sarà anche un omaggio a David Bowie, curato da Andy Fumagalli, dei Bluvertigo: tutti i chitarristi che vorranno, potranno presentarsi dalle ore 17 per ottenere il pass e suonare all’unisono le note di “Space Oddity”.

Questa sera tra gli artisti locali saranno presenti anche i Mellowtoy, per loro non la prima volta che prendono parte a un festival di questo calibro, ma che «rappresenta sicuramente una bella vetrina – mi dice al telefono Titta Morganti, chitarrista del gruppo- il pubblico sarà diverso dal solito, sarà interessante capire e assistere la reazione dei fan degli Suede o dei Biffy Clyro, dato che il nostro genere è un po’ più pesante».

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Mellowtoy che si presentano all’I-Days Festival portando con sé anche le canzoni incluse nel loro ultimo lavoro, dal titolo “Lies“. Prodotto con Scarlet Records, è stato realizzato in collaborazione con Marco Coti Zelati dei Lacuna Coil:
«Abbiamo scelto Marco innanzitutto perché è un amico, lo conoscevamo già prima di iniziare questa collaborazione artistica. Arrivato il momento di lavorare seriamente sul quarto album, abbiamo deciso di scegliere lui, perché il nostro genere è molto esterofilo. In Italia, ci sono veramente poche persone che si intendono di questo tipo di musica. Quindi, ci siamo affidati a lui, che ha molta esperienza, e che conosce bene il nostro genere. Con Marco abbiamo passato quattro mesi, in cui i pezzi sono stati distrutti, smembrati e riarrangiati».

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Cosa ti ha lasciato in particolare?
«La sua capacità di semplificare molto le cose, utilizza strutture molto più semplici, il risultato? il disco risulta più immediato».

Il disco è stato definito più completo e maturo..
«Sicuramente, a livello tecnico una consapevolezza diversa. Se prima non eravamo a conoscenza di quale fosse la nostra direzione, ora siamo ben consapevoli di quello che facciamo e degli obiettivi che ci prefiggiamo. È la prima volta che realizziamo quello che desideravamo fin dall’inizio».

Chiara De Carli

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