di Mattia Gelosa
Si è conclusa a Roma la cerimonia di premiazione dei David di Donatello, gli Oscar italiani del cinema. Come accadde a Los Angeles, anche qui c’è stato un film che a sorpresa ha dominato la serata Lo chiamavano Jeeg Robot di Gabriele Mainetti e con Claudio Santamaria, entrambi vincitori nella categoria miglior regista esordiente, miglior produttore e miglior attore. Insieme a loro vincono Ilenia Pastorelli come miglior attrice, Luca Marinelli come miglior attore non protagonista, Antonia Truppo miglior attrice non protagonista e viene premiato il film per il miglior trucco.
A contrastare il primato di Jeeg Robot è Il racconto dei racconti di Matteo Garrone, premiato come miglior regista per un’opera già acclamata a Cannes e vincitrice di altri sei premi tecnici.
Se il film di Garrone ha avuto una produzione costosa, però, l’opera di Mainetti è costata appena 1,7 milioni e il suo successo fa un rumore ancora più forte.
I premi più forti, però, ancora come successe agli Oscar, vanno a un altro lavoro, cioè a Perfetti sconosciuti di Paolo Genovese, il bellissimo film da noi già recensito, vincitore del David come miglior film e miglior sceneggiatura.
L’altra opera proveniente da Cannes, Youth di Sorrentino, conquista solo il premio per la miglior musica e quello per la miglior canzone.
La serata si è aperta con un discorso del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella e la consegna dei premi alla carriera a Gina Lollobrigida e i fratelli Taviani, quindi con alcune incursioni di Pif e dei Jackal mentre il conduttore Cattelan andava man mano sciogliendosi dopo l’inizio segnato da una visibile emozione.
Omaggi sentiti ad Ettore Scola, recentemente scomparso, e all’icona Ennio Morricone.
Il trailer di Perfetti sconosciuti (Paolo Genovese, 2016), film vincitore della rassegna
Mattia Gelosa