Dialogo del Cuore: Lino Banfi

Chi ha avuto fortuna nella vita si ricorda di coloro (e sono tanti) che stanno peggio? I cosiddetti big sono grandi anche in beneficenza? Le stelle brillano in solidarietà? Le risposte in questo viaggio alla scoperta del senso della prossimità dei personaggi famosi guidato dal giornalista-scrittore Claudio Pollastri

Sì, faccio beneficenza e non ho problemi a dichiararlo”, ammette Lino Banfi mentre mi elenca le organizzazioni alle quali collabora “da anni sono testimonial di Unicef e scendo in piazza a promuovere la vendita delle orchidee”.

Il tono è deciso anche se velato dall’ironia che si concretizza nell’accento volutamente esasperato della sua Puglia che l’ha reso popolare “sembra che su questa parola di altissimo profilo umanitario vi siano ombre sospette che portano le persone quasi a nascondersi… certo, non dev’essere un veicolo di pubblicità ma nelle migliori intenzioni il nome famoso diventa garanzia di serietà e veicolo di consensi…”.

Ha un attimo di pausa e poi col gesto diventato iconico dal cinema di battersi la mano sulla testa pelata prosegue “…i personaggi conosciuti hanno sempre fatto beneficenza, da Totò a Mike Bongiorno, a Sordi, Tognazzi, Manfredi, Gassman…”.

Altra breve pausa e poi col sorriso di voluta ma innocua provocazione oratoriana aggiunge “anche l’elemosiniere del Santo Padre quando porta aiuti alimentari ed economici ai migranti o alle popolazioni martoriate dalle guerre finisce in prima pagina dei quotidiani e dei telegiornali…”.

Pasqualino, detto Lino, di Papi se ne intende. Ne ha incontrati addirittura tre. Partendo da San Giovanni Paolo II che lo aveva ringraziato perché regalava un sorriso semplice a chi conosceva solo la sofferenza del tirare avanti “sentivo i brividi nel vederlo davanti e mi erano venute le lacrime agli occhi mentre mi ringraziava, proprio me, un comico!”.

E poi Benedetto XVI che durante l’udienza particolare gli aveva affidato la missione di Ambasciatore morale di tutti i nonni d’Italia “il mio ruolo di nonno Libero nella fiction di Raiuno Un medico in famiglia era diventato talmente credibile da spingere il Santo Padre a ricevermi… è stato un momento di emozione intensissima… per un cattolico come me ed ex seminarista mi sembrava davvero di toccare il cielo con un dito”.

Infine la benedizione di Papa Francesco che nel ricordo dei nonni che l’hanno cresciuto in Argentina ha sempre avuto un grande rispetto per la saggezza degli anziani di casa “mi ha stretto forte e mi ha detto di continuare così e di non dimenticare gli invisibili…”.

Per Zagaria, in arte Banfi, la parola di un Papa è vangelo. E va messo in pratica. Ha offerto chili e chili di pasta del suo ristorante aperto anni fa a Roma Le orecchiette specializzato nella cucina pugliese ai senza tetto “per me beneficenza va a braccetto col volontariato”.

Un gioco di squadra dove un suo famoso personaggio Oronzo Canà del cult movie L’allenatore nel pallone è sceso in campo in aiuto della Federazione Italiana gioco calcio in tandem con Unicef per il progetto umanitario Un gol per l’Africa “è una partita difficile… ma la nostra formazione è quella vincente e si basa sull’altruismo disinteressato, fatto soprattutto col cuore…”.

Le foto sono prese dal web

 

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