Chi ha avuto fortuna nella vita si ricorda di coloro (e sono tanti) che stanno peggio? I cosiddetti big sono grandi anche in beneficenza? Le stelle brillano in solidarietà? Le risposte in questo viaggio alla scoperta del senso della prossimità dei personaggi famosi guidato dal giornalista-scrittore Claudio Pollastri
Il cuore grande di Zia Mara è da sempre attento alla beneficenza silenziosa regalando se stessa oltre al contributo economico. Quanto sa essere “caciarona” in trasmissione Venier diventa discreta, riservata, di poche, pochissime parole quando si tratta del volontariato.
In pochi sanno della sua incessante collaborazione con la Comunità Exodus dell’amico don Antonio Mazzi che considera un secondo padre non solo spirituale “…mi è sempre stato accanto nei momenti più difficili insegnandomi l’importanza della preghiera…”.
Ed è con questo spirito evangelico che ha partecipato a più edizioni della trasmissione televisiva Una voce per Padre Pio “…conosco bene questa onlus e la serietà con la quale utilizza i fondi raccolti per i progetti contro la povertà… ha costruito strutture importanti in Africa…”.
L’evento che si svolge da 22 anni nella Piazza Santissima Annunziata di Pietrelcina è qualcosa di più che un impegno professionale “… sono molto devota a Padre Pio al quale mi rivolgo nei momenti di sconforto… sono rimasta senza parole durante la mia prima visita a Pietrelcina con mio marito, un viaggio emozionante e indimenticabile…”.
Sensibile al grido di dolore dei bambini vittime delle guerre aveva contribuito nel 1995 alla campagna d’aiuto per la ex Jugoslavia devolvendo il cachet della prima puntata della sua edizione di Domenica in “…la gente ha bisogno di aiuto perché gli orfani, i senza tetto non sono divisi dalle bandiere ma uniti dalla disperazione…”.
La sofferenza dei più indifesi ha sempre colpito il suo animo generoso contribuendo alla raccolta fondi per la Festa di Natale organizzata da Telethon “…la beneficenza abbinata a uno show pieno di luci come Ballando con le stelle…”.
Una stella di generosità come Mara ha accolto a braccia parte l’invito alla Lotteria Italia devolvendo la sua vincita a ActionAid nel programma I soliti Ignoti “…la più grande soddisfazione è stata regalare con la mia vincita un sorriso a chi conosce solo il pianto della povertà…”.
Non era invece ignoto il suo contributo per la riuscita dell’evento benefico Arte e artigianato, il cui ricavato è andato all’Associazione Amici delle Missionarie dell’Immacolata di Milano “…una specie di bazar di lusso dove l’oggetto più prezioso era l’altruismo…”.
Come una vera Zia d’Italia, è particolarmente disponibile verso chi soffre di patologie gravi come l’autismo. Ha contribuito alla serata di beneficenza organizzata da Fondazione Trentina per l’Autismo Onlus per realizzare Casa Sebastiano a Coredo “…un centro di eccellenza che sarà il punto di riferimento per l’intera provincia per la patologia autistica…”.
L’accordo tra istituzioni e volontariato è più facile se interviene una voce come quella di Andrea Bocelli che con la sua ABF si è occupato del post-terremoto nelle Marche. “Ho subito accettato di contribuire al progetto – ha spiegato Zia Mara – per dare la possibilità a 160 studenti di musica di realizzare il proprio sogno e spezzare col loro suono armonico il silenzio dei terremoti…”.
Il silenzio spezzato da sospiri d’emozione nell’incontro con Papa Francesco “…sentivo il cuore in gola… i momenti più intensi della mia vita…”.