Dialogo del Cuore: Monica Bellucci

Chi ha avuto fortuna nella vita si ricorda di coloro (e sono tanti) che stanno peggio? I cosiddetti big sono grandi anche in beneficenza? Le stelle brillano in solidarietà? Le risposte in questo viaggio alla scoperta del senso della prossimità dei personaggi famosi guidato dal giornalista-scrittore Claudio Pollastri

“Vederla sfilare sul red carpet per noi è già beneficenza”, commenta con gli occhi pieni di ammirazione un fan di Monica Bellucci alla Festa del Cinema di Roma.

Lei incassa il complimento e ricambia con un sorriso a fior di labbra, dei suoi, che riconciliano con la vita. Verso la quale corre, questa volta sì, per beneficenza, come testimonial di Corri la Vita l’associazione che sostiene le donne colpite da tumore al seno indossando una delle 10.000 magliette firmate da Salvatore Ferragamo regalate al personale medico, paramedico e alle pazienti dei 14 Centri di Senologia distribuiti in diverse città italiane “per sensibilizzare il più possibile sull’importanza della prevenzione”.

Umbra di Città di Castello condivide con la Francia dove vive a Parigi anche le iniziative caritatevole come l’asta online eBay dei costumi del suo nuovo film. Il ricavato andrà all’associazione Enfance et Partage “l’infanzia per me è sacra e va difesa e aiutata”.
Star internazionale è ospite di diritto ai gala di beneficenza come la serata della Fondation Princesse Charlene de Monaco “aiuta i bambini di ogni provenienza perché possano condurre una vita dignitosa, con pari opportunità”.

Sempre a Montecarlo fasciata in un abito Dolce&Gabbana, poi messo all’asta di beneficenza, riceve nella Salle Empire dell’Hôtel de Paris a Montecarlo il Premio Maria Callas Monaco Gala & Awards “per avere portato in scena uno spettacolo intitolato alla mitica soprano ma soprattutto perché si è trasformato in un’occasione di solidarietà”.
Il volontariato si tinge di biondo e Monica si fa platinata per il calendario “Hairdresser against Aids” realizzato in edizione limitata da L’Oreal in collaborazione con Unesco “un aiuto concreto alla lotta contro l’Aids”.

Uno scatto di generosità l’ha spinta a trasformare le foto di quando era in dolce attesa della primogenita Deva in un libro con la prefazione di Giuseppe Tornatore “il ricavatola è andato ad Agop, Associazione genitori oncologia pediatrica e a Paroles de femmes che aiuta le donne francesi in difficoltà”.

Vive a Parigi ma non dimentica nemmeno per un istante di essere italiana, anche nell’altruismo. Ha donato una parure costellata di ricordi all’iniziativa Love donate re-use organizzata dalla Fondazione Ieo-Monzino, l’Istituto Europeo di Oncologia e il Centro Cardiologico Monzino “per aiutare la ricerca sulle terapie capaci di prevenire e sconfiggere le malattie oncologiche e cardiovascolari”.

Si torna a respirare l’allure parigina nelle foto di ispirazione natalizia in cui appare con un neonato in braccio come un’icona rinascimentale battuta all’asta charity Les Sapins des Créateurs un’associazione francese che ha destinato i fondi all‘Avec Fund Cancer Research “un male subdolo che va sconfitto con l’astuzia di un agente segreto”. Parola di Bellucci, Monica Bellucci, come parodiava nel 24° film della saga di James Bond Spectre.

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