Il drone che salva la vita

di Daniela Zanuso

Ogni anno sono oltre 6 milioni le vittime di infarto . I soccorsi tempestivi fanno  spesso la  differenza . E se le ambulanze devono fare i conti con il traffico, i droni possono volare.

Da un’indagine effettuata dai ricercatori del Karolinska Institutet  dell’Universitàdi Solna in Svezia, passati i primi minuti le chance di salvare una vita umana sono pari a zero.

Così i ricercatori hanno deciso di fare un esperimento: provare a sostituire le ambulanze con un drone.  

Gli esperimenti  hanno infatti dimostrato che, un drone equipaggiato con un defibrillatore arriva a destinazione entro 5 minuti dal suo lancio. I test sono stati eseguiti a nord di Stoccolma, una zona dove i ritardi delle ambulanze sono all’ordine del giorno: 18  simulazioni di chiamate d’emergenza, in cui sono stati inviati sia un drone che un’ambulanza. Il drone ha battuto con netto distacco l’ambulanza in tutte le 18 simulazioni:  i veicoli hanno impiegato  mediamente 20 minuti per raggiungere i punti prefissati, i droni poco meno di 5.

In casi in cui anche pochi secondi possono fare la differenza, 15 minuti sono un tempo enorme.

Naturalmente va studiata la modalità di applicazione ma, anche in questo caso, gli studiosi hanno già messo in atto un sistema di assistenza ai soccorritori. Il dispositivo robotizzato sarà dotato di speaker che renderanno semplice l’uso del defibrillatore  e “guideranno” il soccorritore. Ma non basta. Andrà anche studiato un sistema di controllo per evitare collisioni ed ostacoli tra i droni e a questo dovrà pensare la UE che si è impegnata a  dare una normativa entro il 2019

Lo studio è ancora in fase sperimentale, ma i risultati sono molto promettenti e i droni potrebbero essere in futuro un sistema di pronto intervento sanitario.

 

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