E in carcere chi li cura?

Relazioni di cura in carcere: dalla salute fisica a quella mentale, percorsi multidisciplinari. Cosa significa esercitare la professione medica in carcere? Che ruolo ha la scuola e la lettura nel provare a riannodare i fili di vite perdute? Quali esperienze di cura possono promuovere un benessere psicologico in chi si trova a vivere in uno spazio ristretto? A queste e altre domande prova a rispondere un convegno promosso dall’Ordine dei Medici Chirurghi e Odontoiatri della Provincia di Monza e della Brianza.

Sabato 29 marzo, presso la Sala Mazzacurati Capitol Anteo SpazioCinema di Monza, dalle ore 9 alle 13, si terrà il convegno promosso dall’Ordine dei Medici Chirurghi e Odontoiatri della Provincia di Monza e della Brianza-OMCeOMB Relazioni di cura in carcere: dalla salute fisica a quella mentale, percorsi multidisciplinari”.

“Nel preoccupante quadro attuale in cui si rilevaun aumento di patologie psichiche, malattie infettive, diabete, obesità, tumori, ma anche tossicodipendenza e suicidi – spiega Carlo Maria Teruzzi, presidente OMCEoMB – abbiamo sentito l’urgenza di affrontare il rapporto fra carcere e salute, indagando quali siano le possibili relazioni di cura in un Istituto Penitenziario e in particolare in quello della nostra città”.

Il convegno ha un respiro ampio perché coinvolge diverse figure che si prendono cura, ognuna secondo la propria competenza, di chi sta scontando una pena.

 “Dalla salute fisica a quella mentale, dalla scuola alle proposte trattamentali – ricorda la dottoressa Silvana Torlasco, responsabile scientifica dell’eventoe Coordinatrice Commissione Medicina Sociale e del Volontariato OMCeOMB –  grazie alla testimonianza di numerosi professionisti che operano presso la Casa Circondariale San Quirico di Monza, si affronterà lo stato dell’arte”.

Dopo i saluti istituzionali da parte delle autorità, il primo intervento sarà dedicato al ruolo che la lettura può svolgere in un luogodove il tempo è sospeso.

L’Assessora Viviana Guidetti ricorderà, infatti, l’importanza della biblioteca della Casa Circondariale San Quirico, la prima in Italia, fra quelle in carcere, connessa al Sistema bibliotecario urbano. Anche la scuola si riflette positivamente sulla salute, tanto che l’istruzione è sempre al primo posto delle attività trattamentali rieducative nella normativa penitenziaria.

A ricordarlo e a tracciare un excursus sull’istruzione nei luoghi ristretti sarà Corrado Cosenza, già Referente per l’Istruzione degli adulti e penitenziaria presso l’Ufficio scolastico regionale per la Lombardia, che sottolinea come “la scuola, in quanto istituzione pubblica dedita all’educazione, ha un primario compito di cura con particolare riguardo alle persone  più bisognose”.

Anche gli interventi di Giovanna Canzi, giornalista ed ex docente della Casa Circondariale San Quirico e Simona Cesana, cofondatrice della scuola di poesia monzese Poesia Presente, saranno dedicati al rapporto fra scuola e carcere.

Alessandra Arosio, Funzionario Giuridico Pedagogico presso la Casa Circondariale San Quirico di Monza, grazie al suo intervento, approfondirà le attività trattamentali messe in atto per sostenere la fragilità dei detenuti e accompagnarli in un percorso di rieducazione.

Gli interventi successivi, della dottoressa Elisabetta Chiesa, Responsabile SS SanitàPenitenziaria, della dottoressa Francesca Cova, Psichiatra Responsabile SS EquipeForense e Psichiatria Penitenziaria e del dottor Attilio Cocchini, Psicologo Dirigente Responsabile SER.D. presso la Casa Circondariale San Quirico, saranno focalizzati a indagare il rapporto non certo semplice fra carcere e salute.

Grazie all’intervento dei tre relatori si farà luce su quale sia il compito e il ruolo di un medico in carcere, quali siano gli interventi messi in atto verso i detenuti affetti da disturbi psichici e patologie psichiatriche e quale ruolo svolga il Ser.D nella presa in carico di detenuti tossicodipendenti.

Un panorama estremamente complesso che necessita di un approccio multidisciplinare.

La giornata sarà coordinata da Fabrizio Annaro, direttore de Il Dialogo di Monza.

Partecipazione gratuita, necessaria la prenotazione via mail a: [email protected] entro le ore 12.00

del 28 marzo2025.

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