Elezioni Usa: speriamo sia femmina!

di Fabrizio Annaro

Da oggi inizia il travaglio delle elezioni americane. Dalle notizie che giungono dagli USA c’è poco da stare tranquilli.

Lui si appella al popolo. Meglio: alle bande paramilitari di estrema destra pronte a scendere in campo per “sventare” brogli e complotti a detta del candidato.

Lei ribatte che il sistema è pronto a fronteggiare le minacce di intimidazione ai seggi elettorali.

In poche parole prima ancora dello spoglio Lui parla di brogli.

La situazione, purtroppo, ricorda quella italiana prima dell’avvento del fascismo. Giacomo Matteotti nel suo ultimo discorso pronunciato alla Camera nel 1924 parlava delle violenze e delle minacce eseguite dalle squadracce fasciste in prossimità dei seggi elettorali. Il clima di violenza non favorisce la democrazia.

Se Lui, dalle elezioni Usa 2024, uscisse vincitore, il timore di una svolta autoritaria e populista, nella grande potenza capitalistica, non è da escludere.

Se Lei vincesse la domanda di molti è cosa accadrà sullo scenario internazionale ed interno: proseguirà la guerra in Ucraina e in Medio Oriente e in altre zone del pianeta, oppure, Lei che è donna, la prima eventualmente a sedere sul seggio più alto della Casa Bianca, si batterà per la pace, la prosperità, il benessere americano e dei popoli? Cesseranno le spese militari? Finirà l’Economia di guerra?

Al di là degli annunci è difficile avere risposte a queste domande.

Molti si augurano che un’eventuale presidenza donna apra una nuova stagione per l’umanità. Anche io sono fra questi. 

L’esito di queste elezioni americane assomiglia a un parto. Ora siamo in pieno travaglio. Dopo, speriamo … sia femmina.

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