da Ilainmovimento
La proposta “En plein air” di questa settimana è una camminata ma la si può fare anche in bici, considerato che si tratta dell’ultimo tratto della ciclabile del Lambro da Nibionno all’Oasi di Baggero.
Tra andata e ritorno sono 14 km circa, su strada sterrata. Lungo il percorso non son presenti fontanelle, ma all’arrivo ci sono aree di ristoro.
Questo tronco di strada è un po’ diverso dai precedenti perché spesso si discosta dalla sponda del fiume ed entra nei boschi o nei campi per terminare all’oasi che da sola vale una passeggiata.
A Nibionno, raggiungibile con la Valassina direzione Lecco, si parcheggia presso il campo sportivo in via Località Gaggio. Da qui si prende la pista che costeggia il centro sportivo e che, con un sottopassaggio, permette di superare la strada provinciale molto trafficata .
Dopo aver seguito un’ansa del fiume il tracciato se ne discosta e costeggia campi e cascine per uscire in via Dante Alighieri. Da questo punto prendete a destra e poco più avanti girate a sinistra su una strada bianca e alberata.
Più avanti si entra in un bel boschetto e ci si riavvicina al fiume, si torna allo scoperto in vista di una cascina, la si costeggia e si prosegue diritti in via Mazzini: è sempre una strada bianca che serve la suddetta cascina.
Un gran curvone e subito dopo un ponticello e poi un altro ancora. Qui il Lambro gioca e si divide in più rami creando una piccolissima isola, dove la ristrutturazione della cascine ha permesso di creare un bellissimo resort.
Fermatevi ad ammirare un antico mulino ( risale al 1772 ) ancora funzionante e aperto al pubblico.
E’ anch’esso frutto del lavoro di riqualificazione dell’area e oggi, oltre a essere funzionante, produce energia elettrica per l’adiacente eco hotel.
Si esce quindi su una piccola e graziosa piazzetta, superato un altro ponticello si arriva in via C. Battisti. Qui ci sono due possibilità: seguire la roggia Cavolto che vediamo di fronte a noi sulla sinistra ed entrare all’oasi di Baggero da una via secondaria o in alternativa risalire la strada e accedere dall’entrata principale dove si trova un ostello.
Da qualunque parte si arrivi ci si può inserire sul sentiero bel delineato dell’oasi che costeggia i due laghetti, sale e sfiora la cascatella che la roggia crea. In questo modo si raggiunge la zona più alta chiamata sasso panoramico.
Da cui si gode una vista spettacolare su tutta l’oasi e sulle montagne di fronte, con il Resegone che la fa da protagonista.
Terminata la visita all’oasi si ritorna ripercorrendo la strada dell’andata.
Ecco alcune informazioni sull’oasi di Baggero.
*OASI DI BAGGERO è una bellissima riserva protetta ed è il frutto di un lungo lavoro di riqualificazione e recupero ambientale durato dieci anni, dal 1970 al 1980, quando venne aperta al pubblico.
Essa presenta due piccoli laghi, profondi 5/6 metri, che coprono un’estensione di circa 8 ettari. La loro origine è artificiale , i due bacini in realtà sono ciò che resta di una cava che fornì cemento dal 1928 al 1970. Creati deviando il corso della roggia Cavolto, dopo la dismissione dell’attività di estrazione.
Oltre a creare i due laghetti artificiali, all’interno della riserva che si sviluppa su un’area di 225 mila metri quadrati, sono stati approntati percorsi, aggiunte barriere e inseriti punti di interesse che creano una perfetta sintonia tra il lavoro dell’uomo e quello della natura.
I laghi non sono balneabili e non consentita la pesca sportiva, ciò fa che l’ambiente sia il più adatto agli animali che popolano l’oasi. Anche il vecchio deposito del vicino e storico cementificio è stato riconvertito. Abbandonata da decenni questa struttura è stata trasformata sia in un ostello dotato di camere e area ristoro, che in Centro Parco nel 2015 del Parco Regionale Valle Lambro, di cui l’oasi fa parte al 2002.