A chi saranno vendute le quattro corone di bronzo della Cappella Espiatoria di Monza? Chi ha commissionato il furto? Un monarchico nostalgico? Un repubblicano sprezzante? In realtà, c’è poco da scherzare.L’ultima violazione della Cappella Espiatoria è avvenuta qualche giorno fa o, almeno, se ne sono accorti quando il giardiniere, accompagnato da un funzionario della Soprintendenza Beni Culturali ha aperto il cancello della Cappella, solitamente chiusa al pubblico, anzi serrata: mancavano quattro corone di bronzo e c’erano danni ai gradini di pietra del monumento in memoria di Umberto I di Savoia ucciso il 29 luglio del 1900 dall’anarchico Gaetano Bresci.
Proprio nel luogo dove fu assassinato, il figlio Vittorio Emanuele III fece erigere una Cappella commemorativa, Espiatoria, chiamando illustri architetti come Giuseppe Sacconi (lo stesso che progettò il Vittoriano a Roma) e scultori come Ludovico Pogliaghi, autore della Pietà, gruppo bronzeo ai piedi della stele. Una storia drammatica come drammatica e assurda ci appare la gestione di questo luogo da parte degli enti preposti alla tutela e alla valorizzazione dei nostri beni culturali, categoria alla quale appartiene anche la Cappella Espiatoria. La Soprintendenza alle Belle Arti e al Paesaggio della Lombardia, ma a nostro parere non sono esenti da responsabilità Comune, Provincia ( abolita di recente) e Regione. Possibile – ci domandiamo – che non siano riusciti a gestirla un po’ meglio, aprendola almeno durante il fine settimana? Ci saremmo accontentati anche una volta al mese….
Certo, negli ultimi anni – decenni forse – i fondi per il patrimonio artistico e storico sono stati scarsi, insufficienti. Ma in Lombardia per la Villa Reale si è fatto molto e si sono trovati tanti denari. E’ come se le autorità si fossero dimenticati della Cappella Espiatoria. Viene aperta il 29 luglio di ogni anno lo stesso giorno del regicidio e in occasione, ma solo da poco durante la manifestazione “Ville aperte In Lombardia”. Per il resto dell’anno il cancello è chiuso. Eppure sul sito della Soprintendenza , alla voce Cappella Espiatoria di Monza si legge che mandando un’e-mail si può avere questa possibilità.
Abbiamo seguito le istruzioni. Era l’aprile di quest’anno, abbiamo mandato l’e-mail e, in modo solerte, abbiamo pure telefonato. A maggio ne abbiamo inviata una seconda , una terza a giugno con un’altra telefonata questa volta – ci sembra – abbiamo parlato con un funzionario. Ci ha spiegato che ci vuole almeno un mese- ma per noi ne sono passati di più – prima che da un ufficio all’altro – sia dato l’ok…
La posta la controlliamo ogni giorno… che dire ? Proveremo ancora: un’altra e-mail una nuova telefonata. Ma siamo fiduciosi anche perché speriamo che – nonostante il furto – la Cappella venga aperta il prossimo 29 luglio. Speriamo.
Daniela Annaro