Formazione professionale: il punto di Isfol e Seminario Europa

EuropaBuone notizie, anche la settimana scorsa, dal mondo della formazione professionale, quel settore che unisce, in felice sintesi, istruzione e lavoro. Che di felice sintesi si tratti in quest’Italia della crisi, lo si evince anche dal rapporto Isfol sull’Istruzione e Formazione Professionale (IeFP) presentato a Roma il 23 settembre: “A oggi gli iscritti sono oltre i 300.000; e sono il 50 % i ragazzi che a tre anni dalla conclusione del percorso hanno trovato lavoro; mentre il 6,6 % ha deciso di continuare gli studi”, ha riassunto Pietro Antonio Varesi, presidente Isfol, al Seminario Europa, organizzato dal 23 al 25 settembre tra Cinisello Balsamo e l’Expo, dal CIOFS-FP, Centro Italiano Opere Femminili Salesiane-Formazione Professionale.

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Tutt’altro che una cenerentola del sistema educativo italiano, quindi, la formazione professionale, bensì un percorso che merita grande attenzione, oltre che per l’evidente successo, per il grande valore sociale della sua capacità inclusiva, come ha commentato Lauretta Valente, Presidente Nazionale CIOFS-FP: “È nella nostra concezione di educatori pensare ai ragazzi, tutti i ragazzi – che provengano da famiglie fragili, povere, immigrate, che abbiamo problemi di handicap o altro, – come a dei germogli di cui prenderci cura per far sì che possano realizzarsi nella vita: la loro istruzione e il loro inserimento nel mondo del lavoro è un contributo per il benessere della collettività tutta e del pianeta stesso.

Non a caso quest’anno, in sintonia con il tema dell’Expo, abbiamo voluto intitolare “Energia giovane. Pane per il futuro del pianeta il Seminario Europa”.

Margherita Pedemonte

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