Il 4 novembre alle 14.30 si terrà presso l’Urban Center di Monza un momento pubblico sul contrasto al gioco d’azzardo patologico. L’iniziativa, promossa da ASL Monza Brianza, Spazio Giovani Onlus, Fondazione della Comunità Monza Brianza Onlus, Ufficio Scolastico Provinciale e con il patrocinio del Comune di Monza, è aperta e rivolta a operatori di Enti Locali, insegnanti, associazioni di volontariato, oratori e centri giovani, sindacato, rappresentanti territoriali delle associazioni di categoria e delle istituzioni locali, commercianti.
Durante il seminario Spazio Giovani Onlus presenterà i risultati di Full Immersion, progetto pilota in provincia di Monza e Brianza che ha permesso di raccogliere dati sulla percezione, conoscenza e contiguità alle varie forme di gioco d’azzardo degli studenti del territorio, anche under 18.
Verranno inoltre illustrate le azioni istituzionali di sensibilizzazione e formazione che saranno realizzate da Spazio Giovani Onlus nel nostro territorio, attraverso il progetto “Fate il /Vostro gioco – a volte smettere rende in-dipendenti”.
Tra i relatori che aiuteranno a riflettere sul gioco d’azzardo e le sue conseguenze e implicazioni, Marco Dotti, docente universitario e giornalista attivo sul tema, rappresentante dell’Associazione No Slot, e Maurizio Resentini, Direttore del Dipartimento Dipendenze dell’ASL.
L’industria del gioco di massa rappresenta in Italia il 4% del PIL e i giocatori invisibili ne sono il prodotto e lo scarto: circa 80 miliardi di euro di fatturato annuo (di cui circa 10 illegali), partoriti dall’ingranaggio perfetto di slot, lotterie, poker: una slot ogni 150 abitanti, numero che non ha eguali in Europa. Il primato del fatturato legale del gioco è in Lombardia, con la provincia di Monza e Brianza fra i maggiori produttori e fruitori.
I rischi correlati alla massiccia pressione a giocare interessano tutte le fasce d’età e i contesti socio culturali, anche se, in maniera patologica, le fasce più deboli (minori, giovani, casalinghe, pensionati, disoccupati). Per contrastare il fenomeno servono azioni diversificate; specialistiche ma anche culturali, per raggiungere i soggetti potenzialmente a rischio e incidere sui meccanismi protettivi.
Spazio Giovani Onlus