di Marco Riboldi
Oggi voglio essere in linea con il bel mondo, attento a non offendere niente e nessuno.
Questa mattina, quindi, inizierò leggendo con cura tutte le etichette dei prodotti che ho intenzione di consumare nei vari pasti. Mi accerterò che provengano da allevamenti non intensivi, che non siano stati coltivati con l’uso di materiali nocivi, che abbiano tutti i requisiti giusti e che non siano di aziende che, anche in altri prodotti, si macchino di tali comportamenti inaccettabili.
Praticamente, credo che mi toccherà digiunare.
Poi comincerò una seria indagine sui libri che stanno in casa mia: via gli autori razzisti, misogini, omofobi ecc. cioè quelli nelle cui opere si rappresenti la realtà secondo stereotipi.
Mark Twain? Parla dei neri in modo terribile: escluso. Kipling? Churchill? Per carità, colonialisti convinti: abolire. Hemingway? Moravia? Shakespeare? Dante? Non scherziamo: caccia, sesso, ridicolizzazione di aspetti dell’universo femminile, condanna dell’omosessualità. Via!
Dovrò guardare anche i vocabolari: non vorrei riportassero senza le giuste riprovazioni vocaboli come “negro”, “grasso” o “vecchio”: sono parole che se non adeguatamente commentate sono pericolosissime.
E la Bibbia? “Partorirai con dolore”, “Sodoma e Gomorra”, il povero Golia irriso per il suo gigantismo…
Niente da fare.
Beh, per essere sicuro leggerò il calendario: il sole sorge alle ore…, tramonta alle…, la luna ecc.
Però, accidenti, ci sono segnati i santi: non sarà offensivo verso le religioni non cristiane?

È solo ora di pranzo e sono già stremato: pensare che adesso devo controllare tutto il materiale audiovisivo.
I film: da “Via col vento” alla trilogia di Indiana Jones, quanta rappresentazione discriminatoria! Per non parlare dei western!
E l’opera? Rigoletto (un disabile!), “Il Trovatore” (la zingarella!), “Otello” (con un tenore bianco con il viso dipinto!).
Basta: non so se riuscirò.
Che fatica essere politicamente corretti!