Giffoni Film Festival apre i battenti con Nizza nel cuore

Inaugurazione-Giffoni

di Roberta Romano

Al via ieri la quarantaseiesima edizione del Giffoni Film Festival, appuntamento fisso per grandi e piccini. Il Festival definito da Francoise Truffaut come “il più necessario” ha accolto, anche quest’anno, più di quattromila giurati provenienti da 56 paesi del mondo. E proprio perché culla di tolleranza, di rispetto reciproco e di integrazione tra ragazzi provenienti da realtà culturali diverse, Giffoni non poteva non cominciare se non con l’omaggio alle vittime dell’attentato di Nizza.

Alla presenza del presidente della Campania, Vincenzo De Luca, il direttore del Festival Claudio Gubitosi ha omaggiato con dei fiori le giurate appartenenti alla delegazione francese. Successivamente i ragazzi hanno portato in processione la bandiera della Francia, in religioso silenzio, ed al momento opportuno hanno fatto sentire la loro voce al grido di “Peace”.

Chiedono la pace i giurati del Giffoni Film festival, chiedono di poter vivere serenamente questi giorni all’insegna della spensieratezza e del cinema. Tutti, dalla categoria +3 a quella + 18, aspettano nei prossimi giorni i loro beniamini: Gabriella Pession, Marco D’amore, gli interpreti di Gomorra La serie, Mika e tanti altri. L’obiettivo? Potergli porre la domanda più importante in assoluto: qual è la loro destinazione?

È infatti “destinazioni” il tema scelto per quest’anno, un tema che racchiude il senso dei tempi che viviamo. La destinazione è l’obiettivo di crescita di questi ragazzi appassionati di cinema, ma anche la meta dei giovani migranti in cerca di un futuro migliore. Destinazione è il viaggio stesso, se ben goduto. Destinazione è l’obiettivo che ci si prefigge e che di volta in volta ci si pone come limite. Destinazione è in fondo semplicemente vivere per uno scopo, quello che i ragazzi hanno trovato nel cinema e soprattutto in questo Festival.

 

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