di Fabrizio Annaro
All’Oasi San Gerardo dove vivono una trentina di anziani in 29 Alloggi Protetti si è parlato di gioco d’azzardo. L’occasione è stata la presentazione del libro Gratta e perdi con gli autori Fabrizio Arrigoni e Mauro Croce.
Conclusioni: servono interventi strutturali per arginare il dilagante fenomeno del gioco d’azzardo. All’unisono, Arrigoni e Croce, con il consenso dei portavoce delle istituzioni sanitarie Maurizio Resentini (Direttore Dipartimento PIPSS), Lucrezia Lorito (Servizio Dipendenze ASST Monza), Ornella Perego (Promozione Salute e Prevenzione Dipendenze), ritengono necessario porre dei limiti sia alla pubblicità sia al numero e alla dislocazione dei luoghi dove si svolge il gioco d’azzardo.
“Il fatto che lotterie e slot machine – argomenta Croce – siano di competenza del Ministero delle Finanze la dice lunga su come sia inteso in Italia il gioco d’azzardo. In altri paese, invece, la questione è di competenza del Ministero degli Interni cioè il gioco d’azzardo è un problema di ordine pubblico e non di cassa”.
L’uomo oltre che essere homo faber è anche homo ludens. Lo conferma Carlo, 87 anni, residente all’Oasi, ex imprenditore, appassionato di scacchi e del gioco della roulette. “Il punto non è abiurare o demonizzare il gioco tout court, bensì è viverlo con equilibrio ed intelligenza. Ad esempio fra i diversi giochi quello della roulette è quello che offre maggiori chance di vittoria” . Purtroppo la cultura del gioco è assai distante dalla visione di Carlo.
In Italia si spendono 95 miliardi l’anno, una cifra impressionante. Tanto per avere termini di paragone pensate che la spesa sanitaria complessiva si aggira attorno ai 130 miliardi l’anno. Il fenomeno, si stima, interessa fra l’1% e il 3% della popolazione. Le persone più a rischio sono quelle fragili, ma soprattutto è la solitudine a rendere vulnerabili le persone e in particolare gli anziani.
“Quello che stupisce – rileva Lucrezia Lorito, psicologa del Servizio Dipendenze dell’ASST Monza – è la circostanza che solo pochissime persone si rivolgono al nostro servizio. Quando lo fanno è perché si trovano “all’ultima stazione” del drammatico percorso della dipendenza da gioco. Hanno sciupato il loro patrimonio, si sono indebitati, hanno messo a rischio le relazioni familiari. Un signore mi ha confidato che con i soldi persi al gioco avrebbe potuto comperare un appartamento in centro a Milano!”
Per prevenire la ludopatia ben vengono anche le azioni educative e, come hanno ribadito Maurizio Resentini e Ornella Perego, “accanto a misure strutturali dovremo potenziare le occasioni di incontro e di aggregazione in modo da favorire anche una sana ludicità”.
L’incontro è stato condotto da Marco Fumagalli, animatore e formatore de La Meridiana nonché coautore del volume presentato. Fumagalli ha ricordato l’impegno di Meridiana che, “oltre a svolgere con efficacia, competenza, ed umanità i servizi di assistenza agli anziani e alle persone malate, propone incontri ed iniziative con lo scopo di diffondere la cultura della prevenzione e offrire occasioni di aggregazione per tutti i cittadini”.
La presentazione del libro Gratta e perdi si è svolta nell’ambito del ciclo di incontri “Un’Oasi a Monza”, incontri aperti a tutta la cittadinanza organizzati dalla Cooperativa La Meridiana in collaborazione con l’associazione il RiCircolo e con il patrocinio del Comune di Monza.
Prossimo incontro, questa volta dedicato alla musica, mercoledì 6 dicembre ore 17:30 con il concerto-story “Ciao mamma”. Sala del camino – Oasi San Gerardo – Monza.