Giorgio de Chirico e l’oggetto misterioso alla Reggia di Monza

giorgio-de-chirico-e-loggetto-misteriosoin collaborazione con Alessandra e Ilaria del blog culturefor.com

A due settimane dalla riapertura della splendida Villa Reale, abbiamo partecipato con molto entusiasmo all’inaugurazione della mostra  dedicata al grandissimo artista italiano Giorgio de Chirico, ospitata nel Serrone della Villa Reale fino al primo febbraio 2015. Si tratta di un percorso espositivo composto da opere provenienti dalla Fondazione Giorgio e Isa de Chirico: più di quaranta tele che  cercano di mettere in luce il ruolo che ‘l’oggetto misterioso’ ha nella sua produzione, oggetti che siamo abituati a vedere nella  nostra quotidianità ma che inseriti nelle sue opere acquisiscono un significato diverso e inaspettato. Gli oggetti  vengono assemblati  tra di loro senza un vero senso logico e l’opera in questo modo perde il suo legame con la realtà diventando misteriosa ed enigmatica.

E’ una mostra che ci riporta alla prima metà del ‘900 con il protagonista indiscusso della pittura metafisica: Giorgio de Chirico. Una pittura che si rifà a  personaggi che non sono umani, ma al loro posto ci sono manichini, statue e ombre. Questa corrente si caratterizza per essere assolutamente suggestiva, l’intento è quello di creare un effetto sorpresa con delle immagini del tutto irreali ma ordinate e chiare, capaci di esaltare la bellezza degli oggetti. Le parole d’ordine sono silenzio e immobilità.

Varcando la soglia di ingresso alla mostra, siamo rimaste per qualche secondo ferme ad osservare. Ci siamo sorprese di come possa essere  potente un allestimento:  semplici pannelli neri con delle strisce gialle sono  in grado di far risaltare nella loro bellezza le opere  del grande maestro.

L’atmosfera creata dal buio nelle sale,  ti fa immergere completamente nelle sue tele e te le fa vivere in piena intimità, permettendo un  dialogo con i dipinti. Ci si ritrova in un ‘silenzio’ tipico della corrente metafisica. Si ha modo, grazie ai video posti nelle sale, di approfondire la conoscenza dell’artista. Si ha una visione a 360° della sua personalità,  della sua vita ma, soprattutto, della sua arte.

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