Libro: piacere, passione, compagnia, avventura, viaggio, realtà, fantasia, percorso dentro altre vite, altre storie, altri pensieri e sentimenti. Leggere per imparare, per crescere, per capire, per divertirsi, per riflettere, per allargare gli spazi della mente e della coscienza, per farsi domande, per darsi risposte, per rendere il mistero meno misterioso.Leggere è di più: è democrazia, è scelta di libertà, è lotta alla povertà. Con un libro non sei mai solo. Lo incontri presto nella vita, attraverso la lettura delle fiabe e delle storie che ti raccontano da piccolo, poi impari a decifrare quegli strani caratteri e il libro diventa un compagno di vita, energia per il cervello, antirughe per l’anima. Spesso non sei nemmeno tu che lo cerchi, ma è lui che ti trova, che ti chiama dagli scaffali di una libreria o dal tavolo di una bancarella.
Non potrei vivere senza libri, senza lettura; eppure prima di Gutenberg, leggere, come mangiare, era un privilegio. La conoscenza era manoscritta, scrivere era una professione esercitata da pochi, abili esperti. L’amore per libri e letture è, per la nostra epoca, un valore acquisito, scontato, vissuto anche con un po’ di noia, spesso rimpiazzato da altri mezzi ben meno efficaci. Quanto vale veramente un libro l’ha spiegato, tra i tanti, anche Francois Truffaut in Fahrenheit 451, un film di fantapolitica girato nel 1966 che racconta di una società che aveva bandito libri e letture a beneficio di televisione ed immagini. I lettori vivevano in clandestinità e, una volta scoperti, la polizia era autorizzata a bruciare i libri con i lanciafiamme a temperature pari, appunto, a 451 Fahrenheit. Gli amanti della lettura allora si ingegnarono a salvare la cultura imparando a memoria interi volumi, tanto da divenire uomini-libro.
Daniela Zanuso e Fabrizio Annaro