di Francesca Milazzo
Ottantaquattro anni intensi e ricchi di gioia di vivere come si intitola un suo famoso dipinto. Henri Matisse lo ricordiamo oggi 3 novembre, la data della sua scomparsa. L’anno è il 1954. Nasce a Cateau-Cambrésis nel 1869 un paesino che oggi conta settemila anime nel nord della Francia, e dove nel 1521 si firmò la pace tra Parigi e Madrid. Se vogliamo capire la pittura di Matisse e il ruolo che occupa nella storia dell’arte fra fine Ottocento e Novecento, il video dell’Enciclopedia Treccani lo spiega in modo esauriente. Ester Coen è una storica dell’arte specializzata nell’arte del secolo scorso e ci aiuta a comprendere la complessità espressa dall’arte di Matisse.
Pittore, scultore, incisore Henri arriva da adulto a scoprirsi artista, nel 1891, all’età di 22 anni. Dopo aver completato gli studi liceali e aver intrapreso una carriera di impiegato in uno studio legale ricomincia da capo e frequenta scuole importanti e atelier di pittori famosi quali, per esempio, Gustave Moreau. Sente il bisogno di confrontarsi con i suoi contemporanei. Erano gli anni durante i quali gli Impressionisti occupavano la scena. Henri , dopo aver ottenuto un discreto successo con una serie di nature morte piuttosto tradizionali – tanto che lo Stato francese ne acquista due – l’influenza di Van Gogh, Gauguin, Signac, ma anche le arti orientali, modificano il suo gusto e la sua cifra pittorica. Riflessioni e rielaborazioni che lo portano a una sua cifra originale come comprese subito Guillaume Apollinaire nel 1907.
Il colore sempre meno naturalistico, l’eliminazione della tridimensionalità e soprattutto la piena autonomia pittorica conferita all’immagine, sono le caratteristiche fondamentali della ricerca di Henri Matisse, uomo di raffinata e preziosa cultura.
E per spiegare la sua arte, è lo stesso Matisse che scrive:
Ciò che perseguo sopra ogni cosa, è l’espressione… L’espressione per me, non risiede nella passione che apparirà improvvisa su un volto o che si affermerà con un movimento violento. È tutta la disposizione del mio quadro: il posto che occupano i corpi, i vuoti che sono intorno ad essi, le proporzioni, tutto ciò ha la sua importanza. La composizione è l’arte di sistemare in modo decorativo i diversi elementi di cui la pittura dispone per esprimere i propri sentimenti… Un’opera comporta un’armonia d’insieme: qualsiasi particolare superfluo prenderebbe, nello spirito dello spettatore, il posto di un particolare essenziale. La composizione, che deve puntare all’espressione, si modifica con la superficie da coprire »