Homo sapiens: tutto cervello e niente muscoli

brain strenghtIl titolo di questo mio articolo sintetizza lo studio realizzato dal gruppo di Philipp Khaitovich del Max Plank Institute di Antropologia evolutiva di Lipsia che ha dimostrato, sulla rivista Plos Biology, che nella nostra specie il calo della potenza muscolare ha favorito lo sviluppo cerebrale, studiando come è cambiato il metabolismo del cervello e di altri tessuti non nervosi umani rispetto a tre mammiferi separati tra loro da varia distanza evolutiva: il macaco (macacus), lo scimpanzè (pan troglodytes) ed il topo (mus musculus). –

Il metaboloma, cioè il complesso delle piccole molecole come zuccheri, amminoacidi, e vitamine, che connotano il metabolismo della cellula è stato in questo caso studiato dal punto di vista evolutivo; lo studio è stato effettuato analizzando oltre 10.000 metaboliti nella corteccia prefrontale, un’area particolarmente sviluppata nell’uomo, nella corteccia visiva e nel cervelletto (due regioni del cervello che si sono diversificate meno), nel rene e nei muscoli delle quattro specie.

Si è trovato un cambiamento particolarmente rapido nella corteccia prefrontale; infatti mentre la corteccia visiva ed il rene sono cambiati più o meno di pari passo con la divergenza genetica fra le varie specie, le caratteristiche genetiche della corteccia prefrontale si sono modificate quattro volte più velocemente nell’uomo rispetto allo scimpanzè. Il cervello però non detiene il record della novità: rispetto allo scimpanzè, il metabolismo muscolare è cambiato di otto volte di più, specialmente nella produzione di energia.brain 2

L’ipotesi che è stata formulata è la seguente: considerato che il nostro cervello consuma molta più energia, per compensare il muscolo ha dovuto adattarsi a consumarne di meno, indebolendosi.

Per dimostrare ciò è stata effettuata una prova di forza muscolare. In un test di sollevamento pesi con una maniglia, gli atleti umani sono stati superati facilmente da scimpanzè e macachi non allenati.

In chiave evolutiva, nella specie umana, il calo della potenza muscolare, riflesso dal mutamento del metabolismo, è stato il prezzo da pagare per il nostro sviluppo cerebrale. Ma nonostante questo sono pessimista che Homo sapiens utilizzi bene questo vantaggio.

Roberto Dominici

 

 

 

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