di Francesca Radaelli
Quest’anno Dante Alighieri compie la bellezza di 750 anni. Nasceva nel 1265 a Firenze l’autore di quella ‘Commedia’ tanto bella da non separarsi più dall’aggettivo Divina attribuitole dal Boccaccio.
Se l’anno di nascita di Dante si ricava dall’incipit del suo capolavoro -il “mezzo del cammin di nostra vita” era considerata, nel Medioevo, l’età dei 35 anni – la data precisa della venuta al mondo del poeta fiorentino non si conosce. Sempre dalla ‘Commedia’, però, per la precisione dal XXII canto del Paradiso (versi 111-117), si evince che Dante nacque sotto il segno zodiacale dei Gemelli, in un giorno compreso quindi tra il 22 maggio e il 13 giugno. Il compleanno esatto potrebbe essere oggi, ma anche domani, o fra una quindicina di giorni.
“Sommo poeta” per gli accademici, forse più croce che delizia per generazioni di studenti, Dante non sembra sentire il peso degli anni e, ultimamente, sta diventando sempre più ‘pop’.
Merito delle letture di Roberto Benigni, meno rigorose forse rispetto alle storiche interpretazioni di Vittorio Gassman e Carmelo Bene o alle esegesi di Vittorio Sermonti, ma decisamente più ‘appealing’ per un pubblico in cerca di intrattenimento. E sicuramente in linea con lo spirito che aveva portato Dante a scrivere gran parte delle sue opere in ‘volgare’, in un mondo, quello di 750 anni fa, in cui la lingua delle persone colte non poteva che essere il latino,
Merito anche di Dan Brown e del suo best seller ‘Inferno’, in cui Dante e la Commedia sono posti al centro di un thriller al cardiopalma. E di Dante’s Inferno, il videogioco firmato Electronics Arts uscito qualche anno fa, da cui è stato tratto persino un film di animazione.
Ma il merito è soprattutto suo, del personaggio Dante, che è diventato sì un classico da cui i programmi scolastici ministeriali non possono prescindere, ma che è stato lui stesso un eroe da romanzo, impegnato in lotte tra fazioni comunali e in battaglie più grandi lui, tra Papato e Impero, guelfi bianchi e neri, costretto a vagare da una città all’altra dopo essere stato esiliato dalla sua Firenze. E che nella Commedia ha fatto confluire tutto quanto il suo mondo, dai personaggi che ha incontrato a quelli di cui ha sentito parlare, dai potenti del suo tempo agli antenati, esprimendo su tutti un giudizio morale netto e chiarissimo.
Ora sono proprio le città protagoniste delle peregrinazioni del grande poeta a darsi da fare per celebrare nel modo migliore il suo 750esimo compleanno. Il nutrito programma di celebrazioni promosso sotto l’egida del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali (Mibact) si compone di ben 187 eventi in Italia e 173 all’estero dedicati alla nascita di Dante.
Dopo l’apertura ufficiale lo scorso 4 maggio a Roma alla presenza del presidente della Repubblica e di quello del Senato, sempre nella capitale il Centro Pio Rajna ha organizzato a Villa Altieri il 4 e 5 maggio 2015 le «Celebrazioni dantesche per i 750 anni dalla nascita di Dante». forum internazionale con la presentazione di recenti pubblicazioni scientifiche in vista dei Centenari danteschi, alle quali seguirà dal 28 settembre al 1 ottobre, in Villa Altieri-Palazzetto degli Anguillara, un Convegno scientifico internazionale.
Firenze, la patria che rimase sempre nel cuore di Dante, ha organizzato il 5 maggio in collaborazione con la Società Dantesca Italiana nel Battistero di San Giovanni a Firenze Il Battistero di Dante con Emilio Pasquini e lettura di Michele Placido; il 12 maggio con Lucia Battaglia Ricci e lettura di Roberto Herlitzka; il 19 maggio con Gianfranco Ravasi e lettura di Gioele Dix.
Il 14 maggio, si è svolta la suggestiva rievocazione storica della grande sfilata di gonfaloni con cui, al tempo di Firenze capitale, fu inaugurata la statua di Dante dello scultore ravennate Enrico Pazzi (1865), allora al centro di Piazza Santa Croce e adesso a lato della chiesa. Il Comune di Firenze, inoltre, finanzierà una nuova produzione della Compagnia Teatrale Virgilio Sieni dal titolo “Ballo 1265”.
Ravenna, dove Dante ha concluso la propria vita, ospite dei signori Da Polenta, e dove si trova tuttora la tomba del poeta, gli dedica un fitto programma di eventi tra cui si prevede l’allestimento, presso il Museo d’Arte (MAR), della mostra “Divina Commedia. Le visioni di Doré, Scaramuzza e Nattini”.
Inoltre, con il Ravenna Festival e il Festival internazionale di Spoleto, verrà messa in scena la prima rappresentazione assoluta dell’opera cantata per voce recitante, soprano e piccola orchestra di Nicola Piovani Dante nostro contemporaneo. LA VITA NUOVA. La rappresentazione si terrà sabato 6 giugno 2015 alle ore 21:00 a Palazzo Mauro de André con Elio Germano voce recitante, Rosa Feola soprano e l’ensemble strumentale diretto da Nicola Piovani e strumentisti dell’Orchestra Giovanile Italiana.
Verona, la città di Cangrande della Scala che ospitò Dante alla propria corte tra il 1312 e il 1318 (ed è il destinatario della celebre epistola a cui Dante annuncia ufficialmente la scrittura e il titolo della Commedia), in collaborazione con il Centro Scaligero degli Studi Danteschi e l’Università degli Studi, organizzerà un importante convegno internazionale dedicato al rapporto tra Dante e Verona e una mostra “Iconografia dantesca di Achille Incerti”.
Anche la RAI darà ampio spazio sui suoi canali, per l’occasione, a documentari, sceneggiati televisivi e letture di brani della Divina Commedia a cura di attori e grandi esperti danteschi.
Non poteva mancare l’Accademia della Crusca, che attiverà un assegno di ricerca sul “lessico dantesco”. Verrà analizzato il vocabolario dantesco in tutto il suo spessore e contestualizzato nel quadro della cultura del Duecento e del Trecento. Il progetto di ricerca analizzerà quindi la commedia, il Dante volgare e il Dante latino per evidenziare l’unitarietà del lessico e portare ai contemporanei l’integralità della lingua dantesca al di là degli idiomi utilizzati dal poeta.
Le celebrazioni si terranno anche all’estero grazie agli 80 Istituti Italiani di Cultura del MAECI, che commemoreranno il poeta con 173 eventi tra convegni, mostre, concerti, spettacoli teatrali, concorsi, pubblicazioni, letture, conferenze, corsi di aggiornamento, traduzioni e proiezioni.
E, in tutto ciò, c’è anche un po’ di Brianza. Il logo ufficiale delle celebrazioni è stato infatti realizzato dallo studente Kristian Prifti, classe 3a/I indirizzo grafica e comunicazione dell’Istituto Tecnico Statale Francesco Viganò di Merate (LC). Kristian ha vinto un concorso del Ministero dell’Istruzione, Università e Ricerca al quale hanno partecipato 90 scuole.