I giorni da incorniciare

calendariodi Luigi Picheca

Nella nostra epoca si vivono in modo confuso le quotidianità, spesso ricorrendo a metodi non proprio condivisibili.  Per evadere dalla noia si fa ricorso alla varia disponibilità di sostanze che si rivelano delle trappole da cui è poi difficile uscirne o si commettono crimini più o meno gravi per procurarsi queste droghe.  Un altro mezzo per evadere dalla noia consiste nell’organizzare bande al fine di usare violenza ai  danni dei coetanei o dei giovani che girano coi cellulari e con qualche capo di abbigliamento firmato. Sono tutti segni di una società malata che ha perso in qualche modo la misura dei valori cari a chi ha vissuto altri tempi, i tempi in cui si rispettavano le persone e le regole di una civile convivenza.
Forse ci stiamo allontanando eccessivamente da quelle regole non scritte che la democrazia esige per vivere insieme in uno stato che contempla diritti e doveri per far sì che una società di persone possa essere in grado di evolvere e di acquisire una maggiore responsabilità comune. Si parla spesso in tv e sui giornali di cose che ci fanno accapponare la pelle per il disgusto, non passa giorno che la cronaca ci proponga servizi o articoli che ci rendano consapevoli del disprezzo nei confronti delle vite umane.

Credo sia arrivato il momento  di risolvere questo degrado generale  che ci pone sotto il livello delle belve e che ci si rimbocchi le maniche, ognuno per la propria parte, per cercare di far cambiare direzione a questo sfacelo.
Non possiamo attendere che gli “altri” risolvano sempre i problemi della società, visto che la società siamo noi, le famiglie, la Chiesa e le Istituzioni devono correre ai ripari e cominciare ad educare i propri giovani.
Anche i meno giovani devono riprendere il loro percorso educativo e ripassare le regole che ci impone l’educazione civica, mai insegnata a dovere a scuola e in famiglia.

Si deve recuperare il dialogo e l’unità familiare prima di tutto, l’isolamento sociale a cui si tende ci sta portando verso la noia e presto ci troviamo a dover affrontare da soli quegli impegni che la vita ci pone davanti e siamo impreparati ad affrontarli e ci si smarrisce per nulla. Ci fanno paura le responsabilità perché ci abituiamo a stare in un mondo virtuale dove si può uscire dal gioco quando si vuole ma la realtà è un’altra cosa.
Si usano i social per non mostrarsi, per non mostrare le proprie debolezze o i propri limiti e si cresce con l’illusione di ingannare tutti.
Manca il confronto e il dialogo a tu per tu, mancano gli amici in carne ed ossa coi quali crescere, confrontarsi e divertirsi.  Manca la componente umana con i suoi pregi e i suoi difetti.
Quando rivedo i miei amici incornicio il giorno sul calendario perché per me è una festa.
Vivo le emozioni intensamente perché è bello condividere le sensazioni e i sentimenti che ci circondano e che sono sempre cariche di significati. Sensazioni umane, sensazioni di vita!

Luigi Picheca

image_pdfVersione stampabile